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Il MotorLand di Aragon, che questo fine settimana ospita l'ultimo appuntamento europeo della MotoGP prima della lunga trasferta extracontinentale, ha già visto in gara quest'anno le Superbike. Un'occasione per qualche confronto in tema freni.
I dati sono stati forniti come sempre da Brembo, che fornisce tutte le MotoGP e quasi tutte le Superbike impegnate nel mondiale.
La pista spagnola si merita un indice di difficoltà quattro, in una scala che va da uno a sei, rientrando nella categoria dei circuiti mediamente impegnativa per i freni: in Spagna è seconda solo alla pista di Barcellona che è catalogata con un indice cinque.
Le MotoGP impiegano un paio di secondi al giro in meno rispetto alle Superbike e per ambedue le categorie la prima parte del tracciato, ricca di curve, non favorisce il raffreddamento dei dischi; che sono in acciaio per le Superbike, in carbonio per la MotoGP.
La pista spagnola è contraddistinta da 17 curve, di cui otto con velocità di percorrenza inferiori ai 100 km/h che richiedono quindi un gran uso dei freni. . Grande è anche la fatica dei piloti in termini di carico complessivo sulla leva del freno.
Paragonati a quelli della Superbike, i piloti MotoGP si avvalgono dei freni in undici curve del MotorLand invece che in dieci: la differenza è nella curva quattro, alla quale le MotoGP arrivano ad una maggiore velocità e quindi frenano per perdere i 37 km/h necessari al suo ingresso. Anche per questo motivo le MotoGP utilizzano i freni per 35 secondi al giro, cinque in più rispetto alle Superbike.
Maggiore è poi la differenza nel carico sulla leva del freno: 42,5 kg al giro per la MotoGP contro i 35 kg della Superbike. Decisivi i 6,1 kg della prima curva che si distingue anche per i 222 metri dello spazio di frenata.
Notevoli invece i 4,8 secondi della frenata alla curva 12 durante i quali le MotoGP percorrono 213 metri.
Delle undici frenate della pista di Aragon, due sono classificate come impegnative per i freni, sette sono di media difficoltà e le restanti due hanno una bassa influenza sul lavoro degli impianti frenanti.
La staccata più complessa è quella all’ultima curva (la numero 16). Le MotoGP perdono 191 km/h passando da 336 km/h a 145 km/h in 4,7”, durante i quali percorrono 273 metri. I piloti sono soggetti a 1,5 g di decelerazione mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 12,3 bar per via di un carico sulla leva di 5,7 kg.
Segue per stress frenante la curva numero 1: i piloti affrontano la staccata a oltre 290 orari, nei 4,9” necessari a scendere alla velocità di 91 km/h percorrono 222 metri e affrontano una decelerazione massima di 1,5 g.