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Per adesso l’unico ad avere il privilegio di poter torcere il collo in pista alla MotoE di Ducati è stato il collaudatore Michele Pirro, che ha poi riferito di essersi divertito tantissimo in sella all’elettrica di Borgo Panigale e di essere rimasto impressionato dalla potenza che il propulsore messo a punto dai tecnici italiani è in grado di sprigionare. Per tutti gli altri è rimasto solo il contentino di poter ammirare la moto presentata nei giorni scorsi, compresi gli altri piloti che corrono per il marchio Ducati e che, manco a dirlo, hanno già “bussato” alla porta dell’amministratore delegato, Claudio Demenicali, con una richiesta speciale.
Il più esplicito è stato Enea Bastianini: “Sono rimasto molto sorpreso quando ho saputo che Ducati avrebbe fornito i mezzi per la MotoE – ha affermato – E’ un gran progetto e la moto è oggettivamente bellissima. Immagino anche che avrà una gran potenza e mi piacerebbe molto poter fare un test appena sarà possibile guidarla”. Stessa richiesta, anche se con termini meno diretti, anche per Luca Marini: “Le nuove tecnologie mi affascinano, ho già un’auto elettrica e devo dire che si guida molto bene – ha affermato il fratello di Valentino Rossi – Non so se questi motori saranno o meno il futuro della MotoGP, ma potrebbe accadere e sono molto aperto a questo. Guidare il prototipo Ducati sarebbe una bella opportunità”. Non la pensa diversamente il vicecampione del mondo, Francesco Bagnaia, che però ha qualche dubbio in più dei suoi due giovani colleghi: “E’ un gran cambiamento e sono contento che si guardi al futuro – ha detto Pecco - La Ducati sa sicuramente come costruire una moto. Non vedo l'ora di questo sviluppo. Ma non so se voglio provare questa moto”.