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Negli ultimi test di Sepang, Alvaro Bautista sembra essersi trovato meglio, del suo compagno di squadra, in sella alla RS-GP Aprilia. Lo abbiamo intervistato in occasione della presentazione ufficiale della moto 2015. L'obiettivo principale rimane anche per lui lo sviluppo della moto in vista della vera MotoGP del 2016.
Quest'anno affronterai una bella sfida in sella ad una moto tutta nuova della casa di Noale, quali saranno i tuoi obiettivi?
«Penso che per quest'anno l'obiettivo sarà quello di sviluppare una moto nuova, manca ancora molto per arrivare alle moto top e punteremo di più a ridurre il distacco rispetto ai primi. Un anno di lavoro dove dobbiamo stare molto concentrati, cercando di prendere la strada giusta per lo sviluppo, senza puntare ad un risultato finale».
A Sepang hai provato due moto differenti, la 201501 e la 201502, con quale delle due ti sei trovato meglio?
«Sicuramente con la 01, la 201502 ci ha portato un po' fuori strada, mentra la 201501 era più neutrale e abbiamo deciso di continuare lo sviluppo con questa moto».
Durante i test sei riuscito ad andare meglio del tuo compagno di squadra Melandri, piazzandoti l'ultimo giorno diciannovesimo. Pensi di riuscire ad arrivare nelle prime dieci posizioni durante la stagione?
«Ci saranno giorni in cui avremo molti problemi e alcune cose che non funzioneranno o invece altri giorni che saranno più facili e in cui saremo più competitivi. Per adesso non puntiamo al risultato, ma cercheremo di stare più attenti alle perfomance della moto migliorando ogni volta».
Come mai, secondo te, sei riuscito ad andare meglio nei test rispetto a Melandri?
«Abbiamo due situazioni diverse, io vengo ormai da tanti anni di MotoGP, con questo tipo di gomma e freni, invece Marco sono un po' di anni che sta in Superbike con moto e gomme diverse. Lui sta facendo più fatica nell'adattarsi alle sensazioni che da una moto da MotoGP, perchè da quando lui correva nel Motomondiale le cose sono cambiate molto e deve solo riabituarsi. I tempi comunque si avvicineranno e alla fine saremo tutti e due molto vicini».