Biaggi: "E' sempre bello tornare in sella al Mugello"

Biaggi: "E' sempre bello tornare in sella al Mugello"
Max Biaggi collaudatore d'eccezione per la ART-Aprilia al Mugello. Il pilota romano ha fatto più di 40 giri: "Il feeling sulla ART è familiare, mi ha ricordato il DNA della RSV4 fin dai primi metri"
13 maggio 2014

Il Corsaro Max Biaggi, 6 volte Campione del Mondo, ha portato a termine il programma di prove al Mugello volte soprattutto a riprendere confidenza con il mezzo e con la pista, rimandando a domani (meteo permettendo) eventuali test più approfonditi.


Romano Albesiano


Soddisfatto il Responsabile di Aprilia Racing Romano Albesiano
, che ha il compito di portare Aprilia a scendere in pista con un prototipo MotoGP nella stagione 2016: «Oggi abbiamo avuto una prima presa di contatto, sicuramente positiva. La priorità era quella di far riprendere confidenza a Max con il mezzo e con il circuito. Meteo permettendo domani proseguiremo nella messa a punto».

Nelle ore immediatamente precedenti ai test il Responsabile Aprilia aveva specificato come l'impegno di Biaggi sia fine a se stesso e non propedeutico a un ritorno in pista del Corsaro. «Max è una parte importante della storia di Aprilia e unpilota di straordinaria sensibilità che ha chiesto di poter provare la nostra ART nel percorso che ci sta portando alla realizzazione di un prototipo MotoGP. Ci fa piacere rivedere Max in sella, è sempre uno spettacolo per gli occhi dei tecnici e degli appassionati, ma non si tratta di un test propedeutico a un ritorno in pista. Le tappe del nostro percorso iniziano a delinearsi, quella di oggi mi piace vederla come un
ritrovo tra due amici».

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Max Biaggi

«La giornata è andata abbastanza bene – ha confermato Max Biaggi - specialmente nel pomeriggio quando siamo riusciti a girare con continuità. E’ sempre bello rimettersi la tuta e tornare in sella sui saliscendi del Mugello. Ho dovuto fare i conti con il periodo di inattività, mi è servito qualche giro per riacquisire i punti di riferimento e gli automatismi, ma nonostante un po’ di ruggine mi sono divertito. Il feeling sulla ART è familiare, mi ha ricordato il DNA della RSV4 fin dai primi metri. Una sensazione che ricordo bene e con molto piacere. Speriamo domani di trovare bel tempo per spingere di più, oggi non abbiamo fatto molte modifiche perché gli obiettivi erano altri».  

 

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