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ALCANIZ – Salta un generatore ad Aragon, circuito modernissimo, fiore all’occhiello della Dorna, e la MotoGP rimane al buio. Non c’è corrente e così il secondo turno di libere della MotoGP e della Moto2 viene forzatamente annullato. Verrà in parte recuperato domani, con questi orari: dalle 8.45 alle 9.25 la 125, dalle 9.35 alle 10.50 la MotoGP e dalle 11.00 alle 12.15 la Moto2. Non cambia, naturalmente, il programma delle ufficiali, sempre che l’inconveniente venga risolto in maniera definitiva.
L’unico turno di prove libere disputato, ha comunque messo in evidenza l’ottimo stato di forma di Dani Pedrosa, che ha rifilato quasi mezzo secondo (0”449) a Jorge Lorenzo, 0”525 a Casey Stoner, 0”612 a Marco Simoncelli, 0”810 ad Andrea Dovizioso, 1”095 a Randy De Puniet, con Valentino Rossi ottavo a 1”395.
Per tutti, un solo problema: non c’è grip sul posteriore e, opinione generale, con queste temperature sarà dura per le gomme finire la gara. Tra l’altro, l’annullamento del turno pomeridiano ha impedito ai piloti di girare all’orario del GP, quando l’asfalto è più caldo di una ventina di gradi rispetto al mattino: un ulteriore problema per il lavoro di messa a punto.
Ma la prima giornata di prove del GP di Aragon verrà ricordata per il debutto del nuovo telaio in alluminio della Ducati. Una struttura – è bene ribadirlo un’altra volta – che è praticamente identica a quella precedente in carbonio: cambia solo il materiale, per l’appunto in alluminio, e un po’ la forma, perché adesso ci sono due “bratelle” o “orecchie”, chiamatele come volete, che si fissano sulla piastra del telaio reggisella. Valentino ha iniziato il turno naturalmente con la GP11.1 in carbonio: dopo sette giri è tornato ai box (miglior crono in 1’52”311), quindi è salito sulla 11.1 evoluzione in alluminio, totalizzando dodici passaggi, divisi in due uscite (di 5 e 7 giri rispettivamente). Miglior tempo in 1’51”676, ottenuto dopo nove giri in sella alla nuova Desmosedici. Ecco le prime impressioni del nove volte campione del mondo.
“Peccato per quanto successo nel pomeriggio. Naturalmente sarebbe stato importante per tutti girare, ma per noi un po’ di più, visto che abbiamo bisogno di fare altre prove. Sinceramente è un po’ surreale che salti un turno perché non c’è la corrente: ma questo è successo. Forse non è stata pagata la bolletta… Domani recupereremo un po’ di quanto perso oggi, ma fare un turno da 75 minuti non è la stessa cosa che farne due da 45’. Per quanto riguarda stamattina, ho iniziato con la vecchia, poi ho utilizzato quella nuova: la prima sensazione è positiva. Purtroppo qui c’è poco grip sul posteriore, la moto scivola tanto e fai più fatica a capire il comportamento dell’anteriore. Questo GP sarà piuttosto impegnativo per la tenuta della gomma posteriore: bisogna trovare un assetto per farla derapare meno possibile. Per il momento, il comportamento mi sembra simile a quello della 1000 utilizzata settimana scorsa al Mugello: ai tifosi chiedo pazienza, perché stiamo provando a costruire la moto nuova. Ci vuole tempo ed è un lavoro tutt’altro che semplice”.
Domani proseguirai con la GP11.1 in alluminio o tornerai a quella in carbonio?
“Il programma è andare avanti con l’alluminio: è questa la strada da seguire”.
La sensazione è che nel turno di libere, Valentino avrà dentro al box sia la vecchia versione sia quella nuova, ma dal pomeriggio, per le qualifiche, potrebbero essere montata la seconda struttura in alluminio. Si tratta comunque solo del primo passo di un cammino sicuramente ancora molto lungo.