Bridgestone porta a Jerez una nuova mescola

Bridgestone porta a Jerez una nuova mescola
Il Gran Premio Bwin di Spagna è alle porte e Bridgestone, il fornitore unico di pneumatici della classe regina, si prepara a questa nuova sfida tecnica per il secondo appuntamento stagionale
28 aprile 2010

Punti chiave


Dopo il primo appuntamento del Campionato del Mondo di MotoGP disputatosi in Qatar e il rinvio del Gran Premio del Giappone al 3 ottobre, in seguito alla cancellazione di numerosi voli a causa dell’eruzione del vulcano islandese, il Motomondiale ritorna in Europa in occasione del Gran Premio di Spagna, sul tracciato di Jerez, secondo round del Campionato domenica 2 maggio.

Non ci sono stati cambiamenti nella configurazione del tracciato rispetto allo scorso anno. Nel 2009 i pneumatici Bridgestone slick mostrarono un eccellente rendimento e le mescole utilizzate nella scorsa edizione sono state confermate anche quest’anno. La Casa giapponese porterà quindi per l’anteriore la tipologia di pneumatici con mescola media e dura, mentre per il posteriore sono state scelte la mescola soft e media. L’unica differenza rispetto allo scorso anno riguarda un miglioramento della mescola della gomma utilizzata per il posteriore per garantire un più ampio range di temperature di utilizzo.  Il pneumatico posteriore con mescola media era stato utilizzato in Qatar, mentre con il rinvio del Gran Premio del Giappone, il Gran Premio di Spagna sarà la prima occasione per utilizzare in gara il nuovo pneumatico slick posteriore con mescola soft.  

Il tracciato di Jerez con le sue tredici curve, di cui otto a destra e cinque a sinistra, presenta una configurazione bilanciata e ciascuna spalla dei pneumatici è utilizzata equamente. Molti sono i tratti della pista che favoriscono i sorpassi. I saltellamenti dovuti alle ondulazioni dell’asfalto richiedono moto maneggevoli e ben bilanciate, stabili in frenata per attaccare nelle curve più veloci. Si prevede una temperatura della pista più elevata rispetto a quella del Qatar: basti ricordare che lo scorso anno nel corso della gara si sfiorarono i 45°C.  Per le temperature elevate il riscaldamento dei pneumatici non rappresenta un’eccessiva preoccupazione perché i pneumatici raggiungono naturalmente la temperatura ottimale in maniera più veloce.
Nella gara di Jerez dello scorso anno trionfò Valentino Rossi (Fiat Yamaha Team), seguito dal vincitore dell’edizione del 2008 Dani Pedrosa (Honda Repsol) e da Casey Stoner (Ducati Marlboro), terzo.  Il vincitore stabilì il giro più veloce in gara, dimostrando il notevole ritmo ottenuto con la tipologia di pneumatici con mescola dura per l’anteriore e media per il posteriore.

Hiroshi Yamada – Responsabile Bridgestone Motorsport:


«E’ strano ritornare in Europa dopo il Gran Premio del Qatar e per noi è veramente un peccato che la gara di casa in Giappone sia stata posticipata a ottobre: avevamo preparato una serie di eventi per i piloti e per tutti gli appassionati nel corso del weekend. Non ho mai sentito di un Gran Premio cancellato a pochi giorni dalla data di svolgimento, ma naturalmente abbiamo capito le motivazioni supportando pienamente la decisione presa dalla Dorna, dall’IRTA e dalla FIM. E’ sempre interessante iniziare la stagione europea e spero che dopo le emozioni che abbiamo vissuto nel corso del Gran Premio del Qatar, vedremo una gara ancor più combattuta a Jerez. Il Gran Premio di Spagna richiama sempre numerosi appassionati provenienti da tutta Europa ed è un evento importante anche per noi, perché la Spagna rappresenta un mercato strategico per le attività europee di Bridgestone.»


Tohru Ubukata – Responsabile Sviluppo Bridgestone Motorsport:


«Jerez è un circuito interessante per i test e presenta una configurazione con diverse tipologie di curve. Il tracciato richiede una tipologia di pneumatico con carattere molto bilanciato in grado di garantire un buon handling, passando da una velocità ridotta ad una sostenuta e da curve piatte a tratti sopraelevati.  La configurazione del tracciato non genera carichi particolarmente elevati per la sezione centrale del pneumatico e sia la spalla dell’anteriore sia quella del posteriore sono utilizzati equamente. Su questo tracciato il pneumatico posteriore asimmetrico non è richiesto. In precedenza il tracciato era piuttosto sconnesso, mentre dopo il rifacimento del manto stradale, lo scorso anno, il circuito è più lineare e pertanto i pneumatici sono meno sollecitati nell’assorbimento delle asperità dell’asfalto. La superficie del tracciato è piuttosto abrasiva. Solitamente nel corso del weekend di gara la temperatura della pista è elevata e questo influisce sulla durata e sull’usura dei pneumatici, anche se il tracciato di Jerez non è il più severo dal punto di vista delle performance dei pneumatici. Quest’anno porteremo un pneumatico slick posteriore che presenta una mescola migliorata con una più ampia gamma di temperature di utilizzo, in grado di garantire un miglior riscaldamento in condizioni di temperature basse e migliore consistenza in condizioni di temperature elevate. I piloti hanno dato un feedback positivo dopo aver utilizzato in Qatar la nuova mescola media, quindi pensiamo che la più ampia gamma di temperature operative sia apprezzata dai piloti e che assisteremo ad un’altra gara entusiasmante sul tracciato di Jerez.»


Mescole di pneumatici disponibili: Anteriore: media, dura - Posteriore: soft, media     

 

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