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Non ne potevano più. Hanno fatto i bravi, sono stati a casa partecipando a iniziative di ogni genere e mettendo la loro notorietà a disposizione della solidarietà e di appelli sul rispetto delle norme per il contenimento del Covid19. Ma non ne potevano più, perché normalità per loro significa rischio, velocità e giornate piene di impegni. S’è capito ieri, quando Dorna ha annunciato il calendario di questa strana stagione 2020, e loro, i piloti, hanno potuto affidare ai social le emozioni che li stanno accompagnando in vista del 19 luglio. “Finalmente” è stato il commento di tutti.
“Non vedo l’ora di guidare di nuovo la mia M1” – ha scritto Maverick Vinales, pubblicando il calendario del Mondiale. Stesso gesto che ha fatto anche il suo futuro compagno di squadra, Fabio Quartararo, che nel commento ha addirittura ringraziato Dorna: “Grandi notizie! Ecco il calendario 2020. Grazie Dorna e a tutta l’organizzazione per questo grande lavoro”. In effetti, di lavoro dietro ce ne è stato tanto, perché la stagione è stata realmente a rischio e le cose tra la fine di marzo ed i primi di aprile sembravano mettersi davvero male. Nessun commento, almeno nelle pagine ufficiali, invece, da parte di Valentino Rossi, con diversi gruppi social riconducibili a lui e ai suoi fans che hanno comunque accolto con grande entusiasmo non solo la notizia della “ripresa delle ostilità”, ma soprattutto la doppia data per il Marco Simoncelli World Circuit.
Aspettando le dichiarazioni del nove volte campione del mondo - che comunque aveva già fatto sapere di scalpitare pur chiedendosi come potrà essere girare su circuiti semideserti e in un clima da pandemia – l’otto volte campione del mondo, Marc Marquez, non si è fatto attendere. “Inizi l’azione – ha scritto il fenomeno di Cervera - Sarà diverso, ma una volta in pista e quando il semaforo diventerà verde, l’obiettivo sarà quello di sempre: tentare di vincere il campionato. Purtroppo in questa stagione non saremo su tutti i circuiti. Ma spero che, al di là dei luoghi, tutti i fan possano esultare”. Parole che fanno il paio con quelle dell’emozionatissimo fratello minore, Alex: “Si comincia e questo è il calendario 2020. Non vedo l’ora di debuttare in MotoGP il 19 luglio a Jerez”.
Entusiasmo a pieni giri in casa KTM, con Miguel Oliveira che ha commentato la notizia del nuovo calendario come “la miglior notizia in assoluto dell’ultimo periodo” e il compagno di team (ancora per poco) Pol Espargarò che ha affermato: “Felice di poter pubblicare le date delle gare della stagione 2020”.
Soddisfazione anche in casa Suzuki, con Rins che ha pubblicato l’immagine del calendario e ha annunciato: “Stiamo tornando”. Nessun commento, invece, da Mir, ancora preso dalle “questioni di Covid” e impegnato a promuovere sul suo profilo una iniziativa di solidarietà.
Impegni che non hanno lasciato spazio a commenti nemmeno in casa Aprilia, con la casa di Noale che in questi giorni è nel pieno di una sessione di test con Bradley Smith a Misano per preparare la moto al ritorno in sella di Aleix Espargaro.
Ritorno in sella accolto con grande gioia anche da Francesco Bagnaia, che sul suo profilo Instagram ha ironizzato su quella che è stata la sua principale occupazione nel periodo del lockdown: i videogiochi. “Non potevo ricevere notizia migliore – ha scritto pubblicando il calendario – Finalmente si torna in pista e non più solo sul virtuale”. Restando in casa Ducati, infine, maggiore pragmatismo è stato usato da un Danilo Petrucci che sa di giocarsi tantissimo con la ripresa delle ostilità e che, quindi, pensa direttamente a rischi e eventuali problematiche: “A Jerez – ha detto – una grande incognita sarà rappresentata dalla temperatura dell’asfalto. Correre in alcuni circuiti in piena estate sarà nuovo per tutti. Ma, al di là di questo, quello che conta è poter tornare in pista. Sarà importante anche impegnarci a rispettare le norme di sicurezza igienico-sanitarie di ciascun Paese in cui si disputeranno le gare”. Pragmatismo anche nella linea di Andrea Dovizioso: “Mi sono allenato molto – ha affermato – ma adesso che c’è una data di avvio sarà più facile anche prepararsi avendo un riferimento concreto. Quest’anno sarà tutto strano e tutto diverso e, soprattutto, non ci saranno margini di errore per nessuno”.