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Niccolò Canepa e lo Scot Racing Team hanno siglato l'accordo per gareggiare insieme nel campionato Moto 2. La scuderia di San Marino ha progettato un proprio mezzo, insieme all'azienda italiana Rapid Inside NCS, mettendo così a frutto l'esperienza raccolta negli anni e che ha consentito, nella stagione appena conclusa, di vincere il titolo mondiale piloti nella quarto di litro con Aoyama.
Cirano Mularoni (Responsabile del team): “Siamo felici di avere Niccolò con noi. Lo abbiamo scelto perché è veloce, competitivo, giovane ma con una esperienza già importante: ha gareggiato in MotoGP, e nella categoria ha lavorato anche come collaudatore per un anno intero. A nostro avviso, è l’uomo giusto per una classe nuova ed una compagine come la nostra, che ha progettato il mezzo e che lo svilupperà giorno per giorno, gara per gara. Siamo convinti di poter fare, assieme, un lavoro di prim’ordine”.
Niccolò Canepa: “Sono molto contento di aver raggiunto un accordo con il Team Scot. Considero una grande opportunità essere chiamato ad un ruolo creativo all’interno di un gruppo di lavoro che ha fatto vedere, quest’anno ma anche in passato, di possedere grande potenziale e capacità. Categoria nuova, moto nuova: ci sarà molto da lavorare, e tutto da conquistare. L’obiettivo è fare bene”.
Canepa è nato e vive a Genova. Ha 21 anni; nel 2007 ha vinto la FIM Cup Superstock 1000. Nel 2008 ha collaborato con Ducati come tester MotoGP. Nel 2009 ha gareggiato in MotoGP nel team satellite Ducati e adesso per il pilota italiano si tratta di una nuova sfida. Una scelta che anche sotto il profilo tecnico è assolutamente al top.
Come spiega il coordinatore del progetto, nonché responsabile tecnico dell'attuale team, Emanuele Ventura: "L'ideazione, la progettazione, la prototipazione, il conseguente sviluppo della moto, con tutta la lunghissima fase di test e affinamento sono frutto della collaborazione tra noi e la Rapid Inside NCS di Carpi: il mezzo raccoglie tutta l'esperienza accumulata dalla squadra nel campionato 250 e MotoGP. Abbiamo deciso per questa soluzione – progettare la Moto 2 piuttosto che comperarne una già preparata da altri specialisti – perché, per quanto maggiormente impegnativa, ci permette di far valere le nostre competenze ed anche di essere rapidissimi nello sviluppo di eventuali modifiche anche radicali. Il telaio è completamente regolabile, tanto per quanto riguarda il baricentro che qualsiasi offset. L'obbiettivo degli ingegneri del Team Scot e della Rapid Inside NCS è stato quello di creare una moto molto bilanciata, competitiva su tutti i circuiti, piuttosto che una moto performante solo in condizioni ideali di assetto. Il progetto è già pronto per scendere in pista, anche se alcuni particolari – l'aerodinamica, per esempio – non sono ancora definitivi".
GP209 è il nome del primo modello realizzato, visto nel paddock MotoGP a Valencia, di fronte all'hospitality del team. Il prototipo esposto veste un telaio GP209, un motore CBR 600 Honda, sospensioni Showa, gruppo frenante Brembo, cerchi Marchesini, scarico Arrow, sella Acerbis e carena Motoart.