Le pagelle del GP di Valencia

Le pagelle del GP di Valencia
Dieci e lode al tributo per Simoncelli, nove per Spies e Stoner e otto per Dovizioso. Raggiungono la sufficienza Crutchlow, Abram, hayden e Rossi. Quattro invece per Pedrosa | G. Zamagni, Valencia
7 novembre 2011

Punti chiave

Una premessa importante: le pagelle si riferiscono solo ed esclusivamente al GP. Non tengono quindi conto né della stagione (il resoconto finale verrà fatto più avanti), né della carriera (come nel caso di Loris Capirossi): come al solito vengono stilate solo in base a quanto fatto dai piloti in prova e in gara.


TRIBUTO A MARCO SIMONCELLI VOTO 10 E LODE
Papà Paolo aveva chiesto un minuto di casino, ma si è andati oltre, con 85 moto in pista e Kevin Schwantz davanti a tutti sulla Honda numero 58 di Marco: davvero speciale. Ma tutto il tributo a Marco è stato commovente: una testimonianza di affetto e di rispetto assolutamente sincera. Proprio come era SuperSic.


CASEY STONER 9
In prova la sua superiorità è stata imbarazzante, così come per 25 dei 30 giri della gara. Poi, è iniziato a piovere più forte e, per la prima volta, l’australiano è parso in difficoltà in condizioni che di solito lo esaltano. Alla fine, comunque, è riuscito a vincere e, in fondo, conta solo questo. I distacchi che ha inflitto negli ultimi GP agli avversari, con una Honda (voto 9) molto competitiva, preoccupano per la spettacolarità del 2012.


BEN SPIES 9
Alla vigilia gli era stato consigliato di non correre e di riposarsi. In prova ha iniziato con una caduta, ma l’americano ha tenuto botta, si è ripreso e su una delle sue piste preferite ha conquistato il terzo posto in prova e il secondo in gara, battuto sulla linea del traguardo per una piccola sbavatura in uscita dall’ultima curva. La sua Yamaha (voto 9) ha meno accelerazione della Honda, ma sembra molto equilibrata.


ANDREA DOVIZIOSO 8
La sensazione è che, se non ci fosse stato in ballo il terzo posto in campionato, avrebbe potuto vincere, ma ha preferito accontentarsi, facendo così l’ultimo sgarbo alla HRC che, diciamo la verità, non l’ha mai considerato e non l’ha mai trattato troppo bene: chiudendo il campionato al terzo posto, obbliga i giapponesi a dargli (per contratto) un bel po’ di soldi. Nel duello con Pedrosa ha entusiasmato, rispondendo con grande grinta a tutti i sorpassi dello spagnolo.


CAL CRUTCHLOW 6
E’ arrivato al traguardo in quarta posizione, miglior risultato stagionale. Ma, diciamo la verità, non ha entusiasmato.


DANI PEDROSA 4
In passato aveva dimostrato di essere imbattibile a Valencia, invece questa volta ha preso una gran paga in prova e anche in gara, affondando alle prime gocce di pioggia.


KATSUYUKI NAKASUGA 6
Nella vita fa il collaudatore, non il pilota, ma con la politica del “chi va piano va sano e va lontano” ha portato a casa un sesto posto in MotoGP che tanti piloti sognerebbero nella loro carriera.


JOHS HAYES 7
Ultimo in prova, staccato di 4”181, il campione della SBK AMA è stato il più veloce nel warm up (disputato in condizioni anomale) e ha finito settimo al traguardo. Le MotoGP sono difficilissime, ma lui ha dimostrato, in qualche modo, di sapersi adattare. Le circostanze lo hanno favorito, ma lui ha convinto.


KAREL ABRAHAM 6
Un errore nell’ultimo giro lo ha privato di un quarto posto assolutamente stupefacente. Ha sbagliato, ma almeno ci ha provato.


LORIS CAPIROSSI 5
Sognava un addio ben diverso, ma Loris non è andato oltre alla nona posizione, psicologicamente a pezzi: tra tutti i piloti in pista era quello più provato dalla tragedia di Simoncelli.


TONI ELIAS 4
GP in linea con la stagione: da dimenticare. Difficile guidare quando non senti la fiducia della squadra.


HECTOR BARBERA 5
Non è ancora al meglio fisicamente.


HIROSHY AOYAMA 4
Un disastro assoluto.


RANDY DE PUNIET 7
Miglior pilota Ducati (voto 6,5) in prova, abbattuto, senza colpe, alla prima curva. Poteva disputare una buona gara.


ALVARO BAUTISTA 4
Un errore in partenza è sempre dietro all’angolo: purtroppo nella sua caduta ha coinvolto altri tre piloti. In prova aveva sfruttato bene la sua Suzuki (voto 6,5).


VALENTINO ROSSI 6
Sesto in prova, aveva dato la sensazione di poter lottare per un buon risultato: purtroppo non c’è la controprova. Mezzo voto in meno perché non ha parlato a fine gara.


NICKY HAYDEN 6
Settimo in prova, anche lui si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

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