Caso Iannone: si va verso l'assoluzione

Caso Iannone: si va verso l'assoluzione
Nell’udienza durata 4 ore, la difesa ha presentato un esame del capello di Andrea, che ha escluso qualsiasi presenza di doping. Per il verdetto definitivo ci vorranno 10 giorni, ma la posizione del pilota dell’Aprilia si rafforza notevolmente
4 febbraio 2020

Andrea Iannone non sarà presente ai test in Malesia, ma, molto probabilmente, sarà regolarmente in pista in Qatar per la prima gara (e forse anche per i test di fine febbraio).

Nell’udienza di 4 ore che si è svoltaa oggi a Mies, la difesa di Andrea ha presentato un esame del capello effettuato nel centro regionale antidoping A. Bertinoria di Torino, esame che ha dato esito completamente negativo - quindi nessuna traccia di doping di nessun tipo - da gennaio 2020 a ritroso fino a settembre 2019.

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Una dimostrazione che in un certo senso ha spiazzato i giudici e, soprattutto, l’accusa, ovvero il rappresentante della FIM, che ha sostenuto come Iannone non abbia fatto ricorso agli anabolizzanti per fini sportivi, ma estetici.

Così, l’uomo della FIM ha chiesto 12 giorni per esaminare tutta la documentazione (anche se ce l’ha in mano dal 31 gennaio…), ma i giudici ne hanno concessi solo 5, più altri 5 alla difesa per l’eventuale controreplica.

Quindi Iannone non sarà a Sepang per i test dal 7 al 9 febbraio, ma ci sono buonissime probabilità che venga assolto, considerando l’importanza e l’accuratezza degli esami presentati dalla difesa.

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