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Per arrivare alla polemica tra Lorenzo e il suo sponsor Monster, bisogna tornare a qualche giorno fa, quando sul canale YouTube della bevanda energetica è stato pubblicato un video in cui il quattro volte campione del mondo mostrava con orgoglio la propria residenza estiva a Barcellona. Tutto in stile Hollywood: piscina, idromassaggio sul tetto, tavolo da biliardo, palestra, cinema privato e un garage da far invidia ad una concessionaria. Ovviamente il frigorifero è pieno di lattine di Monster. Un normale video promozionale insomma. Le noie nascono quando il video comincia a circolare in rete e di seguito i commenti degli internauti di tutto il mondo.
Dopo aver corso il GP d'Olanda con le viti nella spalla, Lorenzo rispose ai giornalisti osannanti: «Eroi sono le persone che arrivano a fine mese senza poter mangiare». Per quella frase di solidarietà, assolutamente spontanea al termine di una gara incredibile, molti tifosi e amanti delle due ruote lo ammirarono ancora di più, oltre che come pilota come persona. Ora, ad altri attenti osservatori, e forse gli stessi, non è sfuggito lo stridente contrasto tra quell'affermazione e l'ostentato lusso domestico. "Fate quel che dico, non quel che faccio" scrisse Seneca...
Per altri, i più fiscali, è bastata la prima frase di Lorenzo - «Bienvenidos a mi casa!» per far sorgere in loro un dubbio geografico-finanziario: "Ma Lorenzo non è residente in Svizzera?". Siamo abituati a piloti e artisti che per preservare il capitale si innamorano di città come Lugano, Londra, Montecarlo, ma di solito non mostrano con orgoglio la propria casa di Barcellona.
Per farla breve, per i motivi più disparati, "la rete" ha massacrato di critiche il video. Monster è corsa ai ripari e lo ha tolto dal proprio canale YouTube. Ora è ancora reperibile in molti siti però (clicca qui per vederlo).
Lorenzo, intervistato da una testata spagnola, ha subito precisato che vive ancora a Lugano, in Svizzera e ha continuato notando molte inesattezze nel video pubblicato. Le ragazze che ad esempio nuotano in piscina sono opera di inserimenti video successivi fatti dalla Monster, come anche il prosciutto che fa bella mostra di sé in cucina. «Il video, inoltre, è stato pubblicato senza il mio consenso finale, e per questo Monster mi ha chiesto cento volte scusa». «Ma la verità - aggiunge il pilota spagnolo - è che avrei dovuto stare più attento a tutti i dettagli».
Lorenzo si è poi detto stupito di come le critiche ricevute venissero quasi solo dalla Spagna (per la verità anche i commenti degli italiani non scherzavano) e precisa: «L'80% dei Tweet mi appoggia e vede di buon occhio il fatto che abbia mostrato i frutti di una vita dedicata all'allenamento, alle gare e al lavoro». Aggiunge inoltre di come invece in Spagna non sia stato percepito come un «esempio di come con sacrificio, motivazione, perseveranza e determinazione si possano raggiungere il successo e gli obiettivi che ci si pone».
Continua poi: «Nel resto del mondo, soprattutto negli Stati Uniti, il video, è stato elogiato come qualcosa di positivo, come la conseguenza di una vita dedicata al lavoro, la ricompensa per una vita di sacrifici. Non ho rubato niente a nessuno e tutto quello che ho me lo sono guadagnato nel modo più duro, a volte mettendo a repentaglio anche la mia vita».