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Il rapporto fra Jorge Lorenzo e il padre Chicho non è stato sempre idiliaco. Un rapporto di affetto e stima, ma allo stesso tempo caratterizzato da forti conflitti: i due si sono allontanati, riavvicinati e interpretato ruoli diversi - Chicho è stato insegnante, mentore, manager, ma anche padre ingombrante, spesso sopra le righe, e non sempre con le sue dichiarazioni ha fatto un piacere a un figlio già troppo spesso accusato di scarsa sensibilità comunicativa.
Un rapporto che ha portato Lorenzo a rivedersi addirittura nell'André Agassi di Open. Chicho segue a tutt'ora alcuni piloti nella sua scuola di Maiorca, come ha fatto anche con Joan Mir (anch'egli originario dell'isola delle Baleari) e di recente è stato intervistato da Motorsport.com in merito all'attuale situazione del figlio.
Com'è naturale, le domande si sono incentrate soprattutto sull'attività di collaudatore per Yamaha, e sulle prospettive di vederlo schierato al Catalunya come Wild Card, ipotesi che pare non sia piaciuta molto a Chicho. "Spero che non lo faccia, perché bisogna essere molto competitivi per fare una cosa del genere. Credo invece che possa fare un ottimo lavoro nel ruolo di collaudatore: Yamaha ha perso un po' la strada della competitività, e la possa ritrovare con l'aiuto di Jorge".
Un giudizio indiscutibilmente tranchant nei confronti del figlio, che stride un po' con quello più positivo (o forse semplicemente più diplomatico, anche se fatichiamo ad associare questa parola a Lorenzo senior...) espresso su Valentino Rossi e sull'opportunità di pensare ormai al ritiro. "Rossi è un caso unico nello sport, e non solo nel motociclismo. Conosco pochi atleti che a 40 anni sono ancora così competitivi. Alla fine dipende da lui, ma di certo a 40 anni sono in pochi ad essere al suo livello"
Un giudizio, quello su Jorge, forse legato anche alle valutazioni sull'opportunità di chiudere la carriera quando l'ha effettivamente deciso ("Mi ha informato il giorno in cui ha fatto l'annuncio") con una totale condivisione sul tempismo.
"Credo che ci sia un momento per iniziare e uno per finire, e che il momento adatto per chiudere la carriera di Jorge fosse proprio quello. Credo che le motivazioni siano da ricercare nella difficoltà nell'interpretare la Honda RCV, e tutta la pressione che aveva addosso..."
Chicho glissa invece di nuovo quando gli si chiede della convivenza con Marquez all'interno del box Honda: il rapporto fra i due è stato spesso molto teso, e del resto non è mai stato esattamente idiliaco fin dal debutto di Marc in classe regina.
"È una domanda personale alla quale non posso rispondere, perché non ne so nulla. Ma in tutte le squadre, per ottenere risultati, serve una buona convivenza fra i piloti..."