Ciabatti: “La Ducati GP15 sarà più piccola e stretta”

Ciabatti: “La Ducati GP15 sarà più piccola e stretta”
Il Responsabile del progetto MotoGP Ducati commenta con soddisfazione la giornata di test a Sepang e svela qualche particolare della moto che verrà. "Scenderà in pista a fine febbraio, ma siamo fiduciosi"
5 febbraio 2015

Punti chiave

C’è grande soddisfazione nel box Ducati: Andrea Dovizioso si rammarica addirittura di non essere sceso sotto il muro dei due minuti – risultato impensabile qualche mese fa -, Andrea Iannone ha fatto decisamente un passo in avanti rispetto a ieri.
 

«E’ stata una giornata positiva – commenta Paolo Ciabatti, responsabile del progetto MotoGP - Dovizioso ha fatto un giro velocissimo, superato solo da Lorenzo per pochi millesimi (52, NDA), Iannone è a quattro decimi dai primi».


La moto utilizzata dai due piloti ufficiali è la 14.3: Ciabatti spiega meglio quali sono le differenze con la precedente 14.2.

«In pratica, sulla 14.2 utilizzata anche nell’ultimo test del 2014 a Valencia sono state apportate delle novità: ci sono maggiori possibilità di regolazioni sulla ciclistica, perché con la 14.2 eravamo ormai arrivati al limite; un software evoluto, che verrà trasferito sulla GP15; infine un motore con una erogazione diversa e una potenza massima più elevata».


La GP15 arriverà nel prossimo test del 24, 25 e 26 febbraio, sempre a Sepang, con un prototipo per pilota: Paolo ci dice qualcosa in più senza poter entrare, naturalmente, nel dettaglio.

«Abbiamo finito di montare le prime moto proprio in questi giorni, la presenteremo alla stampa il 16 febbraio a Borgo Panigale e poi la porteremo in Malesia. Siamo fiduciosi di poter fare bene, ben sapendo, però, che la GP15 arriva un pochino in ritardo, come peraltro avevamo previsto. E’ una moto nuova, con un motore inedito (ma a sempre a 90°, NDA), più piccola e stretta, con ancora più regolazioni possibili rispetto alla 14.3. Esteticamente si potrà notare un codino e scarichi differenti, con una linea però simile a quella attuale».


Per la prima volta, la Ducati ha un team con due piloti italiani: una scelta azzeccata, secondo Ciabatti, anche dal punto di vista delle relazioni.

«Sicuramente c’è un buon clima nel box, come si era già visto nei primi test: c’è una grande armonia, c’è una grande voglia di fare bene. Il lavoro è tantissimo, ma siamo tutti molto carichi e pronti per la stagione che sta per iniziare».

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