Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Clinica Mobile, oltre che un servizio prezioso per gli sportivi, è anche un enorme centro studi e un avamposto prezioso anche per la comunità medico-scientifica. Proprio per questo lo scorso fine settimana la Clinica Mobile ha condiviso le proprie conoscenze ed esperienze maturate in un ambiente estremo, a contatto con i campioni mondiali di motociclismo. Il focus della giornata è la potenzialità di diagnosi e trattamento non solo nello sportivo professionista, ma anche nel paziente amatoriale, con particolare attenzione alle lesioni e alla riabilitazione, nell’ottica di una rapida ripresa dell’attività sportiva. Tutto questo al fine di rendere fruibile a tutti, in caso di infortunio, l’esperienza pluridecennale di Clinica Mobile.
Precisa il Prof. Pogliacomi, tra i coordinatori scientifici del congresso: “I piloti, professionisti e non, appartengono a due categorie completamente diverse: i primi sono degli atleti preparati fisicamente e psicologicamente alla caduta, con tempi di reazione e recupero sorprendenti. I secondi, invece, devono essere consapevoli che la prevenzione ed il rispetto del codice della strada è alla base della sicurezza, in quanto gli infortuni posso essere gravi anche quando le lesioni appaiono semplici.”
A tal proposito, l’attività è duplice: creare un dialogo ed una cooperazione tra la Clinica Mobile e le istituzioni presenti sul territorio, per dare concretezza al nome del nostro congresso e realizzare la traslazione di conoscenze e tecniche. In più, si vuole fare formazione ai medici e a tutte le figure sanitarie che intervengono in caso di infortunio, per diagnosticare e trattare le lesioni del motociclista utilizzando le tecniche più avanzate.
Il Dr. Zasa, direttore sanitario di Clinica Mobile, ha parlato delle prospettive presenti e future: “Clinica Mobile sta crescendo sviluppando le proprie attività anche al di fuori del paddock: dopo l’apertura del Poliambulatorio di Piacenza è in programma, per inizio 2019, l’inaugurazione di un nuovo centro ad Andorra: in queste strutture i pazienti, sportivi e non, possono godere delle cure e dei trattamenti dei piloti del Mondiale.
Stiamo inoltre sviluppando progetti di wellness e welfare aziendale, a favore delle aziende; infine, è in fase di elaborazione un progetto volto all’allenamento delle capacità neurocognitive, su richiesta degli atleti stessi, provenienti da vari ambiti sportivi.”