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Che la vicenda Marquez-Rossi (e relativo... concorso esterno di Lorenzo, passateci il linguaggio) abbia trasceso i normali confini del motociclismo, sia dal punto di vista sportivo che da quello mediatico, è ormai evidente anche alla celebre, metaforica casalinga di Voghera. Che si arrivasse al CodaCons, l'associazione dei consumatori, onestamente non ce lo aspettavamo anche noi.
Come spesso accade, però, mettere bocca senza conoscere il contesto in cui si svolgono i fatti fa perdere ottime occasioni di stare zitti. In questo caso il CodaCons si è spericolato a chiedere alla FIM la massima pena prevista per Marquez e Lorenzo, colpevoli di condotta antisportiva. L'esposto presentato dall'associazione sostiene infatti l'evidenza dell'accordo fra i due, e la conseguente violazione del codice sportivo. La sanzione, continua l'esposto (trovate il testo qui), deve essere quella prevista dall'articolo 3.2.1, ovvero l'esclusione definitiva dalle corse o la squalifica dal campionato in atto.
Ora, sebbene un po' tardivamente, ci sembra che le autorità (sportive) competenti stiano svolgendo il loro lavoro. Consiglieremmo quindi spassionatamente al CodaCons di continuare a difendere i diritti dei consumatori senza divagare in questioni delle quali non ci risultano loro grandi competenze, sia nell'accezione della responsabilità quanto in quella della conoscenza.
Non perché la loro opinione non meriti il dovuto rispetto, sia chiaro, quanto perché parlare di argomenti al di fuori del proprio campo d'esperienza nel tentativo di cavalcare una tigre che non si conosce esponga a concreti rischi di figure barbine...
Fonte: ANSA. Foto: BBC