Colin Edwards: "Abbiamo bisogno di gare più combattute ed emozionanti"

Colin Edwards: "Abbiamo bisogno di gare più combattute ed emozionanti"
Colin Edwards è impegnato nella preparazione della stagione MotoGP 2012 che lo vedrà salire in sella al prototipo del nuovo team NGM Mobile Forward Racing. Il texano racconta della sua nuova avventura in sella alla Suter
26 gennaio 2012

Punti chiave


Come procede il recupero della spalla?
"Va bene, non è ancora al 100%, ma mi sono svegliato l'altra mattina e la spalla destra mi faceva più male della sinistra, anche se non è quella operata! La destra avrebbe bisogno di un controllo mentre la sinistra deve rientrare in allenamento, ma tutto sommato non mi lamento, vado a cavallo qui al Boot Camp e continuo la preparazione fisica con l’obiettivo di riportare tutto alla normalità".

Quali cambiamenti ti aspetti di vedere sulla Suter-BMW nella prova di Sepang della prossima settimana?
"L'aspetto principale è l'elettronica. La moto ha un grande potenziale, ma purtroppo siamo limitati, possiamo sfruttarne solo il 65% perché l'elettronica non è minimamente paragonabile a ciò a cui sono abituato. Riguardo ad aspetti come il rilascio dell'acceleratore e il controllo della trazione, siamo ancora in alto mare. Non ho mai lavorato con il sistema Bosch o Magneti Marelli prima d'ora, ma c'erano un paio dei loro ragazzi al test di Jerez che prendevano appunti, e da quello che so hanno soddisfatto tutte le mie richieste per i prossimi test malesi".

Hai fatto altre richieste in fase di sviluppo della moto?
"Ogni volta che apportavamo anche solo un piccolo cambiamento all'elettronica, la moto migliorava, anche senza mettere mano alle geometrie della moto. Ogni volta che si migliora l'elettronica, si migliora la moto. Non sono neanche arrivato al punto di dire, OK il telaio ha bisogno di questo, il forcellone di quello, perché eravamo nettamente indietro nel nostro ipotetico percorso. Comunque, la prima cosa da sistemare è l'elettronica, poi viene il resto".

Tu sarai l'unico pilota che salirà in sella ad una Suter e l'unico con un motore BMW, sono aspetti che secondo te aiuteranno?
"Non mi dispiace essere l'unico pilota, a patto che lo svolgimento dei lavori non subisca battute d'arresto. Non penso sia qualcosa di complicato lo sviluppare una moto, basta focalizzarsi sull'aspetto da curare e lavorarci su. La cosa fondamentale è il tempo: riusciremo a risolvere ogni aspetto dello sviluppo in due settimane o finiremo con l'impiegare tre mesi per ottenere quanto desiderato? Il lavorare con BMW e Suter gioca a nostro favore sulla questione tempistica visto che saltiamo completamente il processo richiesto generalmente da una moto ufficiale. Guardo in avanti fiducioso per uno sviluppo rapido del nostro prototipo".

Sepang è un circuito lungo ed impegnativo. Quale gap potrebbe essere giudicato accettabile tra un tuo tempo passato fatto registrare su questa pista e il miglior crono sul prototipo NGM Mobile Forward Racing dell’imminente test?
"Sicuramente sarà diverso tornare a Sepang questa volta. Penso sia importante arrivare lì e scendere in pista dopo quanto successo qualche mese fa. Non vedo l'ora di entrare in azione, e sinceramente non sono preoccupato per il gap che si potrà creare. Sono maggiormente concentrato nel trovare la maniera più adatta a tirar fuori il massimo dalla moto. Se siamo limitati dall'elettronica o da qualche altro aspetto, allora è proprio lì che dovremo concentrare il nostro lavoro. Io andrò là fuori con l’intenzione di spingere la moto fino al limite, e poi vedremo cosa succederà. Se devo dire un numero, sarei davvero soddisfatto con un tempo sui 2:03 o 2:02. Ci riusciremo? Non ci resta che aspettare e vedere".

Durante l'annuncio del tuo passaggio a NGM Mobile Forward Racing hai dichiarato che secondo te ci saranno dei circuiti in cui le CRT sorprenderanno tutti. Sei ancora convinto di questa tua affermazione?
"In un mondo perfetto, se avessi a disposizione una moto con 250 CV sulla quale è stata fatta ogni sorta di modifica da me ordinata, sì, allora credo che le CRT potrebbero sorprendere tutti una volta entrate in azione su particolari circuiti. L'unica domanda ora è: riusciremo ad apportare tutti i cambiamenti che vorremo? Finché potremo crescere in termini di sviluppo e spingere la moto fino al limite, allora potremo lottare. Arrivati a quel punto, si, credo le CRT sorprenderanno molte persone su certe piste".

Ci sono voci che dicono che nel caso il gap tra le CRT e le moto ufficiali sia troppo evidente, potrebbero venire applicate penalizzazioni o restrizioni alle ufficiali. Cosa ne pensi?
"È una questione complicata. Quando vai in una delle piste sparse per il mondo, trovi solo Mazda e Ferrari. Perché accade una cosa del genere? O si pongono dei limiti al ragazzo veloce o si alleggerisce quello più lento. Credo che in Moto2 abbiano aperto gli occhi. C'è un gruppetto di ragazzi che si dà battaglia in testa e un’altra manciata che potrebbe vincere la gara rendendo il tutto più emozionante...se penso sia ingiusto limitare le ufficiali? Non so dare una risposta. Abbiamo bisogno di gare più combattute ed emozionanti in MotoGP, e come rendere questo realtà rimane il problema principale".


Fonte: MotoGP.com

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