Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
INDIANAPOLIS – Un bel successo quello di Dani Pedrosa, stra meritato, ottenuto di forza con una gara in rimonta dalla quarta posizione. Per Dani è il terzo successo stagionale e per lui rappresenta un primato perché, prima del 2010, in MotoGP non aveva mai conquistato più di due vittorie in un anno.
«E’ stata una gara durissima per il caldo, per certi versi le condizioni erano peggiori di quelle che troviamo in Malesia. I piloti Yamaha avevano la gomma morbida al posteriore e temevo che potessero avere un po’ di vantaggio. Invece sono riuscito a imporre il mio ritmo: una rivincita dopo la caduta dello scorso anno. Sono riuscito a guidare bene e per questo è stato possibile recuperare dal quarto posto. La Honda, solitamente, è avvantaggiata in rettilineo, ma ha problemi in curva per l’aggressività del motore. Qui, però, era competitiva ovunque e quindi sono potuto andare forte. I punti da recuperare in classifica rimangono tantissimi (68, ndr) ed è ancora più difficile perché Lorenzo, male che vada, va sul podio. In ogni caso, da qui alla fine del campionato, cercherò di conquistare altri GP».
Decisamente soddisfatto Ben Spies, che ricorderà a lungo il GP di Indianapolis: venerdì è arrivato l’annuncio del suo passaggio, nel 2011, nella squadra ufficiale Yamaha, sabato la prima pole in MotoGP, domenica il secondo posto.
«Sì, sono davvero felice. Ho fatto anche i miei primi giri al comando in MotoGP e sono stato il miglior pilota Yamaha al traguardo: è davvero una bella sensazione. Con la moto mi sentivo a mio agio fin da venerdì e ho cercato di essere consistente per tutto il fine settimana. Avere conquistato due podi a questo punto della stagione è davvero un buon risultato ed essere arrivato secondo a Indy è qualcosa di speciale. Quando Dani mi ha superato, ho capito subito che non potevo essere al suo livello e, quindi, ho cercato di fare una gara intelligente, in condizioni davvero difficili».
Di poche parole Jorge Lorenzo, che a Indy ha ottenuto il suo peggior risultato stagionale: il capoclassifica del mondiale ha finito stremato dalla fatica, anche per una errata alimentazione.
«Sono contento del podio, ma certamente non soddisfatto della mia gara. Sono molto stanco, più di tutti gli altri, probabilmente perché ho sbagliato a mangiare subito dopo il warm up, senza pensare che la gara si sarebbe disputata un’ora più tardi del solito. Così ho perso le forze e non riuscivo più a guidare: ho fatto davvero fatica. In ogni caso va bene così, ma a Misano voglio tornare a vincere».
Abbastanza soddisfatto anche Valentino Rossi, dopo prove e warm up da incubo, con tre cadute complessive. (ascolta l’intervista audio)
«E’ stata una gara abbastanza positiva, perché ho girato sugli stessi tempi di Spies e di Lorenzo e sono tornato a guidare bene: abbiamo fatto un passo in avanti nella messa a punto della moto. Ancora faccio un po’ troppa fatica nei primi giri e dobbiamo capire perché, ma nella fase centrale sono andato forte, come non avevo fatto nelle precedenti gare: per questo sono soddisfatto. Poi, purtroppo, ho finito la benzina – la mia, non quella della moto… .-: ho sofferto tantissimo il caldo, mi manca ancora la forza e quando, per la fatica, ho visto S. Pietro tra la curva 2 e 3, ho deciso che era meglio rallentare un po’, anche se Lorenzo non era troppo lontano… Purtroppo, in questi mesi non ho potuto allenarmi come al solito e quindi non sono al 100%, mi manca un po’ di forza.
Non dimentichiamoci che, dopo quanto successo al Mugello, avrei dovuto tornare in pista a Misano e quindi queste difficoltà sono assolutamente normali. Bisogna solo avere pazienza. In ogni caso, questo fine settimana è stato molto importante tecnicamente, perché da quando ero tornato dopo l’incidente, avevamo deciso di seguire la messa a punto di Lorenzo, visto che stava facendo così bene. Ma in realtà guidiamo in maniera totalmente differente e qui siamo tornati alla nostra strada: adesso sono più a mio agio. Per le prossime gare sono sicuro che la Yamaha continuerà a darmi il massimo appoggio: adesso sono io ad essere in ritardo, non certo la moto. Settimana prossima vi aspetto tutti a Misano, ma anche a Tavullia, dove il Fan’s Club sta preparando un sacco di iniziative carine».
Piuttosto deluso Andrea Dovizioso, quinto e piuttosto staccato (21”885) dal compagno di squadra.
«Mi aspettavo di più. Si è corso in condizioni difficilissime, dove l’errore era sempre in agguato. Quando Dani (Pedrosa, ndr) mi ha passato, ho visto che ne aveva molto più di me: imposta la curva in maniera differente da me, riesce a girare molto più stretto e a raddrizzarla prima. Io devo lavorare sulla mia impostazione, sullo stile di guida, perché Pedrosa riesce a sfruttare meglio di me le qualità della Honda. Gli faccio i complimenti, è stato davvero bravo».
Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Rossi nel box in alto a destra.