I commenti dei piloti dopo le prove libere di Assen

 ASSEN – Ventotto giri in crescita costante, un passo velocissimo, il miglior crono all’ultimo passaggio: Jorge Lorenzo sembra acquistare sempre maggiore sicurezza.

«Le sensazioni sono buone – conferma -, sono molto contento. Ero curioso di vedere la nuova curva da quinta: molto rapida e difficile, bisogna impararla bene. Alla fine riuscivo a farla discretamente, ma c’è ancora del margine. E’ chiaro che il momento è positivo, bisogna sfruttarlo e cercare di essere sempre davanti. Ma non è vero che il campionato è finito, non lo si può dire dopo solo cinque gare. E, ultimamente, Yamaha, Honda e Ducati sono più o meno allo stesso livello e sono i piloti a fare la differenza. Qui Stoner sembra tornato competitivo: in caso di sfida ravvicinata, è forse più difficile da battere di Pedrosa».

Effettivamente, l’australiano della Ducati è stato competitivo fin dai primi minuti, anche se, come al solito, ha messo insieme meno giri di tutti gli altri. Ma è sempre stato velocissimo e questo è sicuramente un segnale positivo.

«Abbiamo modificato un po’ il metodo di lavoro – è la sua analisi – e ho anche un po’ cambiato il mio stile di guida. Il fine settimana è iniziato in modo positivo, anche se, naturalmente, c’è ancora da lavorare: viste le ultime prestazioni, il mio obiettivo è tornare sul podio».

Un risultato al quale ambisce anche il compagno di squadra.

«La moto mi è piaciuta subito fin dalla prima uscita – sono le parole di Nicky Hayden – e questo mi ha permesso di concentrarmi quasi esclusivamente sulla guida. Tutto ha funzionato per il verso giusto: nelle qualifiche spero di confermarmi in questa posizione, magari con un po’ meno distacco dai primi due».

Non è invece completamente soddisfatto Andrea Dovizioso (ascolta l’intervista audio), che sperava di avere meno problemi di messa a punto.

«Sono emersi problemi con l’anteriore – spiega -, come è già capitato altre volte. Così la moto diventa difficile in inserimento: un guaio che pativamo molto nel 2009, ma che quest’anno riusciamo a controllare meglio. In questo senso, non sono troppo preoccupato dei sette decimi di distacco, credo che non siano reali del nostro potenziale. Per quanto riguarda la modifica alla pista, è bella per la guida, ma temo che sia un po’ pericolosa, soprattutto in gara quando a molti piloti si chiude la vena (un modo gergale, per dire che esagerano, ndr)».

Contento Marco Simoncelli, che continua nella sua risalita verso le posizioni importanti.

«Siamo ripartiti da Silverstone – racconta SuperSic – e questo è senz’altro positivo. Purtroppo sono molto in difficoltà nel primo settore della pista, dove prendo cinque degli otto decimi che mi separano da Lorenzo. Adesso dobbiamo analizzare i dati e scoprire perché: se ci riusciamo, si può fare sicuramente un bel passo in avanti».

Ma il più felice di tutti probabilmente Aleix Espargaro, settimo, dopo essere stato fino a pochi minuti dalla fine in quinta posizione. Espargaro ha vent’anni ed è alla sua decima gara in MotoGP, esattamente come Ben Spies, e nelle ultime gare ha fatto delle buone prestazioni. Quella di Assen è la sua pista preferita ed Espargaro sta sfruttando bene una Ducati competitiva su questo tracciato: nell’intervista audio, Aleix spiega quali sono le difficoltà della MotoGP e le soddisfazioni di essere a soli sette decimi da Lorenzo, in questo momento il pilota più forte dell’universo.

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