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VALENCIA – Sognava di chiudere la sua trionfale stagione con un successo a Valencia, pista a lui particolarmente ostica: dopo le libere, le speranze di un successo di Jorge Lorenzo si fanno sempre più concrete.
«Sono in un grandissimo momento di forma – si frega le mani il neo iridato -, riesco a guidare bene anche qui. Sono molto fiducioso, mi sento a mio agio sulla moto: la M1 non è cambiata molto dall’anno scorso, ma qui abbiamo fatto un bel passo in avanti. E io, mentalmente, sono più tosto dell’anno scorso. Per il momento tutto sta andando per il verso giusto, ma Stoner qui va fortissimo e sarà un rivale difficile da battere. E credo anche che chi oggi è un po’ in difficoltà, come Rossi, in qualifica sarà molto più vicino».
L’australiano della Ducati è quello con il passo migliore e anche se, come al solito, non ha girato moltissimo, appare tranquillo.
«Nelle libere del mattino – è la sua analisi – sono andato subito forte e la moto era già competitiva, mentre nel pomeriggio siamo stati rallentati da un’anomala vibrazione. Così, mentre i meccanici cercavano di risolvere il problema, ho utilizzato la seconda moto, che però non era a posto come la prima. Non c’è un motivo particolare perché la Ducati sia così competitiva a Valencia: in realtà, la Desmosedici va bene più o meno ovunque e solo a Jerez siamo veramente in difficoltà».
Poi una battuta sui test di martedì.
«E’ chiaro che sono curioso di sentire il commento di Valentino sulla moto, anche se mi aspetto che dirà che comunque io ho uno stile unico e particolare».
A proposito dei test di martedì, Filippo Preziosi, direttore tecnico di Ducati Corse, spiega quale sarà l’obiettivo principale delle due giornate di prove.
«Valentino avrà a disposizione due motori (uno a scoppi regolari o “screamer”, uno a scoppi irregolari o “big bang”, nda) e dovrà scegliere quale direzione seguire. Poi, nei successivi test (a febbraio, nda) ci occuperemo dell’assetto della ciclistica».