I commenti dei piloti dopo le prove di Motegi

I commenti dei piloti dopo le prove di Motegi
Rossi soddisfatto di tornare davanti a tutti e della spalla che fa meno male del previsto. Dovizioso, sorpreso del suo ottimo secondo posto, punta ad un risultato importante | G. Zamagni, Motegi
1 ottobre 2010

Punti chiave


MOTEGI – Sulla carta, quella di Motegi sembrava una pista quasi impossibile da affrontare con una spalla malconcia, ma alla fine delle prove libere Valentino Rossi si ritrova davanti a tutti: una sorpresa assoluta, soprattutto per Valentino.
«Non ero in prima posizione dal venerdì del Mugello, ma a me sembrano che siano passati 10 anni! Sinceramente, essere davanti a tutti è una sorpresa anche per me. Pensavo di dover soffrire molto, ma in realtà qui ci sono tante frenate con la moto ancora dritta: per questo non sento troppo dolore. Tornare davanti è una bella sensazione, anche perché sono stato efficace per tutto il turno. Purtroppo, stiamo diventando un po’ come la F.1: tra una pista e l’altra c’è molta differenza. Se riesci a far lavorare le gomme vai forte, altrimenti puoi perdere fino a un secondo al giro. Siamo a posto nell’assetto e, quindi, siamo competitivi: la Bridgestone ha portato gomme che mi piacciono, morbide a sinistra e dure a destra. Io, come sempre, mi sono trovato molto bene con quelle più dure: è una mia caratteristica di guida. Il motore nuovo va abbastanza bene, la Yamaha ha fatto un buon lavoro: in particolare, abbiamo guadagnato velocità in quarta, quinta e sesta marcia. Ma, soprattutto, non mi aspettavo che la spalla non mi facesse male. Alla vigilia temevo di venire qui e dopo il primo turno capire che non ce l’avrei nemmeno fatta a correre: sono il primo a essere sorpreso».

Abbastanza stupito del suo secondo posto anche Andrea Dovizioso.
«Sono rimasto abbastanza sorpreso – ammette Dovi -: non mi sembrava di essere così veloce. Abbiamo margine e per questo non pensavo di essere davanti, addirittura in pole prima di essere battuto nell’ultimo giro da Rossi. Si può partire con una buona base e migliorare in accelerazione: noi abbiamo più potenza della Yamaha e bisogna trovare il giusto bilanciamento per riuscire a sfruttare al meglio i cavalli a disposizione. Il primo turno in Giappone è sempre problematico, perché ti dimentichi quanto questo circuito è aggressivo in frenata e in accelerazione. Abbiamo provato un set up diverso che si è rivelato molto buono, ma non siamo riusciti a montare le gomme dure: ho usato le morbide, sia davanti sia dietro, per tutto il turno. Chi ha usato le dure (Rossi, per esempio, nda) si è trovato molto bene e sono quindi fiducioso».

Casey Stoner
ha lavorato sulla messa a punto, con risultati soddisfacenti.
«Siamo partiti dal nuovo assetto di Aragon – spiega –, per poi fare delle modifiche. Quando ho cominciato a prendere un buon ritmo, siamo un po’ ritornati alle regolazioni iniziali: direi che nel complesso non siamo messi male, ma dobbiamo migliorare. Anch’io ho utilizzato solo le gomme morbide».
 
Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Valentino

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