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BRNO – Poche parole, dichiarazioni piuttosto scontate: il dopo prove non è stato esattamente eccitante.
«Dopo un periodo di vacanza così lungo – attacca Jorge Lorenzo, primo con un bel margine di mezzo secondo – non è facile prendere il ritmo. Per questo ho faticato un po’ all’inizio, ma poi, nel finale, ho fatto un bel passo in avanti. Sicuramente possiamo migliorare, ma la moto è già a posto. Qui, però, va molto forte anche la Honda: la RC212V è sempre stata competitiva, adesso lo è ancora di più. In questo tracciato il motore conta molto, ci sono tante accelerazioni, sicuramente Pedrosa sarà un avversario tosto. Così come Rossi e Stoner, anche se oggi è un po’ indietro».
Per l’australiano della Ducati, che, storicamente, ha sempre faticato nel GP dopo le vacanze, grandi problemi di trazione sul posteriore, mentre Valentino Rossi è abbastanza soddisfatto del suo terzo tempo e della sua condizione fisica.
«Sto piuttosto bene – afferma -: all’inizio, sia la spalla sia la gamba non mi facevano male. Poi, naturalmente, con il passare dei giri ho perso un po’ di forza, anche perché qui ci sono più curve a destra che a sinistra e per questo faccio più fatica. Sono anche soddisfatto del lavoro fatto sulla moto, perché abbiamo fatto modifiche positive di messa a punto: nel finale, ne avrei dovuto provare un’altra, ma, purtroppo, è iniziato a piovere. Ancora non sono pronto per vincere, ma spero di fare meno fatica che a Laguna Seca: per le qualifiche, l’obiettivo è conquistare la prima fila».
Poi, anche Valentino fa il punto della situazione di Honda, Ducati e Yamaha. «Stoner non è andato benissimo, ma Hayden ha fatto un buon tempo: credo che la moto sia discretamente competitiva. La Honda nel 2009 qui era in grande difficoltà, mentre oggi sono andati veloci sia Pedrosa sia Dovizioso: il loro motore è molto buono, il migliore in accelerazione, ma hanno più problemi in curva. In definitiva, la Yamaha è quella più competitiva, anche se ci manca un po’ di spunto».
Randy De Puniet, tornato in sella ad appena 26 giorni dall’operazione alla gamba sinistra, commenta positivamente il suo turno di libere.
«Tutti mi dicono – sono le sue parole – che sono tornato troppo presto, ma io mi sento pronto per guidare. Naturalmente, sapevo che sarebbe stata dura e, in effetti, ho un po’ sofferto, ma considerando che non ho fatto nemmeno un’infiltrazione, posso ritenermi soddisfatto».