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VALENCIA – Un successo importante, perché ottenuto su una pista dove, in passato, Jorge Lorenzo aveva sempre faticato. Ma anche per la Yamaha quello di Valencia non è mai stato un tracciato favorevole, tanto che nell’era 800 non aveva mai vinto qui. Insomma, per passare davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi, il neo iridato ci ha messo del suo.
«E’ una delle gare più belle della mia vita – commenta soddisfatto -, con una vittoria per certi versi inaspettata e, quindi, ancora più bella. Sono partito bene, ma poi sono stato un po’ troppo conservativo e mi hanno superato in tanti. Con Simoncelli la battaglia è stata molto dura, poi, però, ho preso un buon ritmo e potuto passare anche Stoner. Il primato di punti (383, nda) conferma che sono stato veloce e costante per tutta la stagione. Nel 2011 spero che tutti i miei avversari siano al meglio della condizione fisica, ma credo di aver dimostrato nelle ultime due gare che anche con Rossi e Pedrosa sempre in pista, avrei comunque conquistato il titolo, anche se, sicuramente, avrei vinto meno gare e il campionato sarebbe stato più equilibrato. Adesso manca l’ultima fatica di questo straordinario 2010: i test di martedì e mercoledì prossimo».
Casey Stoner sognava di chiudere la sua storia con la Ducati con un successo e per questo il suo secondo posto è un po’ al di sotto delle aspettative. Ma Casey è stato comunque bravissimo e i suoi quattro anni in Ducati addirittura straordinari.
«Forse – spiega – sarebbe stato meglio scegliere la gomma morbida al posteriore, ma, forse, non sarebbe cambiato niente lo stesso: Lorenzo è andato semplicemente troppo veloce. Chiudo con un podio la mia storia con la Ducati: ho avuto un ottimo rapporto con tutti e mi dispiace lasciare delle persone come Vitto Guareschi e Filippo Preziosi. Abbiamo passato dei momenti difficili, ma i ricordi belli sono tantissimi, come la prima vittoria in Qatar nel 2007, il successo in Turchia, il titolo mondiale conquistato in Giappone, ma anche il GP del Portogallo del 2009, quando ottenni il secondo posto dopo aver saltato parecchie gare. Tutti in Ducati hanno dato il massimo per me e io ho fatto lo stesso per loro».
Paradossalmente, Valentino Rossi è più soddisfatto, nonostante sia arrivato alle spalle dell’australiano che sostituirà in sella alla rossa e nel cuore dei ducatisti.
«A un certo punto – ammette – ho anche pensato di vincere, ma poi ho cominciato ad avere problemi fisici e ho mollato: in questa MotoGP, se non sei a posto al 100% non ce la puoi fare. In ogni caso, è stata una delle mie migliori gare a Valencia e non posso che essere soddisfatto, specie considerando le difficoltà delle prove. Con la Yamaha ho passato sette anni fantastici, ci siamo divertiti e siamo stati bene insieme. La vita è così, a un certo punto le strade si dividono, ma ci lasciamo con il sorriso. Adesso sono contento e curioso di provare la Ducati martedì».
Un po’ di amaro in bocca per Marco Simoncelli, che ha finito con i segni della ruota di Lorenzo sulla tuta.
«Sono cose che capitano, quando un pilota vuole passare a ogni costo e l’altro non vuole farlo passare per nessuna ragione al mondo. Da una parte sono contento della mia gara, perché ci ho provato fino alla fine, dall’altra parte, però, dopo il terzo posto di ieri, speravo in qualcosa di meglio. Il bilancio della stagione è positivo, specie se si considera da dove eravamo partiti quest’inverno».