Conclusi i test della Moto2 a Jerez

Conclusi i test della Moto2 a Jerez
Gli ultimi giorni di test della Moto2 hanno chiuso il periodo delle prove invernali: il prossimo appuntamento sarà per il primo GP in Qatar. In attesa del debutto stagionale, qualche considerazione sulla sostituta della 250 | G. Zamagni
30 marzo 2010

Punti chiave


Gli ultimi tre giorni di test della neonata Moto2 sulla pista di Jerez de la Frontera (Spagna) hanno chiuso il periodo delle prove invernali: il prossimo appuntamento, finalmente, sarà per il primo GP in Qatar (11 aprile). In attesa del debutto stagionale, ecco qualche considerazione sulla sostituta della 250.



CONFERME


Nel 2010, la Moto2 ha provato ufficialmente tre volte, due a Jerez e una a Valencia. In tutti gli appuntamenti, Toni Elias, l'ultimo pilota, è bene ricordarlo, capace di battere Valentino Rossi all'ultimo giro (Portogallo 2006) è sempre stato nelle primissime posizioni: a Jerez ha chiuso al secondo posto, con il tempo di 1'44"263. Purtroppo, proprio nei minuti finali della giornata conclusiva, Toni è caduto rovinosamente, per evitare un pilota più lento della 125, con conseguenze dolorose, ma fortunatamente senza fratture, alla spalla e alla caviglia destra. Gli accertamenti fatti all'ospedale di Barcellona hanno tranquillizzato il pilota, che dovrebbe presentarsi in forma in Qatar, dove sarà uno dei grandi favoriti. Anche perché il telaio Moriwaki scelto dal team Gresini, sembra competitivo e già a punto, ben gestito da Fabrizio Cecchini, tecnico di grande esperienza.

E' andato costantemente forte anche Julian Simon (sesto, 1'44"450) con la RSV (in tubi tondi) del team Martinez. Com'era prevedibile, il campione del mondo della 125 non ha faticato più di tanto ad adattarsi alla nuova categoria e anche lui sembra in grado di lottare subito per le posizioni importanti.
Più che discrete le prestazioni di Yuki Takahashi, con la moto realizzata in casa dal team Tech3 di Ervé Poncharal: nel secondo giorno di Jerez, il giapponese aveva ottenuto il miglior tempo, per poi chiudere la tre giorni al decimo posto (1'44"874). Ma anche Yuki è stato quasi sempre nelle prime posizioni, confermandosi veloce e regolare.

SORPRESE


La più bella sorpresa positiva è sicuramente Claudio Corti, che ha chiuso la tre giorni di Jerez con il miglior tempo assoluto (1'44"044), dopo che si era messo in evidenza anche a Valencia. Claudio, a differenza della maggior parte dei suoi colleghi, viene dalle 4T e con la ciclistica Suter gestita dal bravo Andrea Dosoli (ex Hayate-Kawasaki MotoGP) si è subito trovato a suo agio: può fare bene anche in Qatar, pista che però non conosce.
Ottime anche le prestazioni di Karel Abraham con la RSV: Karel ha chiuso con il terzo tempo (1'44"291), ma forse, nel suo caso, sarebbe più giusto parlare di conferma piuttosto che di sorpresa, perché nel 2009 in 250 aveva fatto vedere discrete potenzialità.

E' invece sicuramente una sorpresa Kenny Noyes (quinto, 1'44"406), pilota americano sconosciuto nel Motomondiale, ma proveniente dal campionato spagnolo supersport: conosce quindi bene la moto e le piste sulle quali si è girato fino adesso; il GP del Qatar rappresenterà quindi una prova del nove sulle sue potenzialità.
Più che positive anche le prestazioni di Anthony West con la MZ (in tubi tondi): partita come riserva, la Casa tedesca ha conquistato un posto fisso nel mondiale per la rinuncia di un altro team, mettendo in pista una moto più che valida, con in sella un pilota di esperienza, che a Jerez ha chiuso nono con il tempo di 1'44"530.

IN RITARDO


Alcuni team sono ancora molto in ritardo, come, purtroppo, il JIR di Luca Montiron. La ciclistica TSR è ancora tutta da mettere a punto e Mattia Pasini, in passato grande protagonista della 250, e Simone Corsi hanno sempre navigato nelle retrovie: a Jerez hanno chiuso rispettivamente al 29esimo (1'45"987) e al 31esimo posto (1'46"462). In ritardo anche il team Speed UP di Luca Boscoscuro, con Gabor Talmacsi 18esimo (1'45"982) e Andrea Iannone 32esimo (1'46"059). Più altalenanti le prestazioni del team Scot, con Alex De Angelis che è stato in qualche occasione molto veloce, ma che a Jerez non è andato oltre il 12esimo posto, staccato di quasi sette decimi dalla pole (1'44"690), con il compagno di squadra Niccolo Canepa 17esimo (1'45"264).
In affanno anche Raffaele De Rosa (26esimo, 1'45"716), che fatica ad adattarsi alla nuova categoria.

Questi i tempi degli altri italiani: 16. Roberto Rolfo 1'45"351; 20. Alex Baldolini 1'45"464.

Foto: Motogp.com

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