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Mentre scriviamo i contagiati in Italia dal Coronavirus hanno superato i 200. La situazione sembra aggravarsi di ora in ora. Il Nord Italia è semi paralizzato con scuole musei e luoghi di aggregazione chiusi per una settimana (almeno). Dall'estero non arrivano buone notizie: alcuni Paesi hanno iniziato a limitare gli spostamenti dei passeggeri provenienti dall'Italia e spostarsi è diventato sempre più complesso, quando ancora possibile.
Questo ovviamente si ripercuote su molti, moltissimi aspetti della vita di tutti. Le Borse giù del 4%, supermercati presi d'assalto e la vita che conoscevamo drasticamente da riorganizzare.
Ma nel mondiale MotoGP e in quello SBK che succede? Due sono le considerazioni: le gare in programma nel nostro Paese si svolgeranno regolarmente? E poi, tutti gli italiani che lavorano nel paddock saranno liberi di raggiungere i vari circuiti sparsi per il mondo?
Guardando il calendario il primo appuntamento della MotoGP in Italia sarà il 31 Maggio al Mugello, mentre la SBK sarà a Imola dall'8 al 10 Maggio. Siamo quindi abbastanza lontani e da quello che sappiamo il virus con l'alzarsi delle temperature dovrebbe rallentare la sua diffusione, esattamente come le normali influenze stagionali.
Più complesso valutare se le difficoltà negli spostamenti influiranno sui campionati a partire già dai primi appuntamenti. In questi giorni i team sono impegnati nei test a Phillip Island e in Qatar, quindi già dove si svolgeranno i primi GP. I problemi potrebbero sorgere con trasferimenti dopo il rientro in Italia. Con l'aumentare di contagi nel nostro Paese infatti è facile supporre che sempre più Nazioni decideranno di limitare o vietare l'ingresso degli italiani (come noi abbiamo fatto con la Cina). Nulla di personale ovviamente, ma è la logica precauzione per evitare che il contagio di diffonda.
Questo sarebbe un duro colpo per entrambe i campionati. Basta pensare che sia in MotoGP che nella Superbike gli italiani nel paddock sono circa un terzo del totale. L'assenza dei nostri tecnici, meccanici e piloti potrebbe paralizzare entrambe i campionati.
In attesa degli sviluppi, in Italia e allestero, rimaniamo a quanto comunicato da Dorna che ha confermato il regolare svogimento del GP di Thailandia.
La FMI dà attuazione alle indicazioni del Governo per affrontare l'emergenza Coronavirus e questa mattina ha diramato un comunicato stampa annunciando la sospensione di tutte le attività sportive in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto. Di seguito la comunicazione della Federazione.
Su indicazione del Governo, Il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora ha chiesto al CONI di invitare le Federazione Sportive Nazionali, le Discipline Associate e gli Enti di Promozione Sportiva, a sospendere tutte le attività sportive, comprese quindi quelle motociclistiche, in programma nelle Regioni di Emilia Romagna – Friuli Venezia Giulia - Lombardia - Piemonte - Veneto per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Tali misure comprendono pertanto anche il mondo motociclistico per l’esigenza di prevenire rischi e tutelare al meglio la salute di tutti coloro che, a vario titolo, partecipano alle manifestazione ed alle competizioni.
Le presenti disposizioni, come da ordinanze delle Regioni interessate, hanno validità fino a domenica 1 marzo p.v., fatte salve eventuali ed ulteriori comunicazioni al riguardo.