CRT: le prime impressioni di Mattia Pasini e Danilo Petrucci

CRT: le prime impressioni di Mattia Pasini e Danilo Petrucci
Soddisfazione per il team Speed Master e Pasini per l’andamento della tre giorni di test privati disputati sull’asfalto del circuito di Jerez de la Frontera. Debutto positivo anche per Petrucci dopo la prima presa di contatto con la sua moto
24 febbraio 2012


Pasini: "Per ora il nostro obiettivo è lottare con le altre CRT"


La tre giorni di test privati di Jerez ha fornito all’italiano Mattia Pasini la seconda occasione per proseguire il lavoro di preparazione in sella alla ART del team Speed Master con la quale affronterà la prossima campagna della massima categoria. Dopo l’uscita di Valencia di fine gennaio, Pasini ha potuto dapprima concentrarsi su alcuni problemi minori tipici dei prototipi giovani, per poi passare ad elettronica e stile di guida.

"Sono molto contento, oggi è stata una giornata un po’ particolare perché abbiamo cercato di aggiustare tutte le piccole cose sulla nuova moto, finalmente quella definitiva che utilizzeremo quest’anno. Sicuramente dovrò impegnarmi per capire come sfruttarla al meglio e per interpretare lo stile di guida richiesto dalla MotoGP. Fortunatamente abbiamo ancora tempo e la squadra sta lavorando bene, si sta creando feeling, quindi sono tranquillo", ha dichiarato l’italiano al termine della prima giornata di test chiusa con 43 giri sulle spalle e un crono di 1:43.3.

Il vero e proprio lavoro però è iniziato martedì, con Pasini e lo staff tecnico focalizzati soprattutto sull’elettronica, considerata dall’italiano di fondamentale importanza: "Abbiamo lavorato molto bene e siamo migliorati rispetto a ieri. Sono contento perché poco a poco sto capendo questa nuova categoria e lo stile di guida ad essa collegato, e soprattutto sto prendendo confidenza con i controlli elettronici, un aspetto chiave su una moto del genere, grazie ai quali sarà possibile fare la differenza".

Pasini guarda ora con impazienza all’importante banco di prova che lo vedrà protagonista con gli altri piloti della classe regina esattamente tra un mese, per gli ultimi test prima del debutto stagionale di Qatar. "Se confrontiamo i nostri tempi con quelli fatti registrare da Abraham e Barberá, non siamo poi così lontani, anche se sono convinto che in questo momento loro non siano al loro massimo. Bisognerà aspettare di essere tutti insieme e di girare con gli altri, quindi credo sia inutile illuderci adesso: il nostro obiettivo per ora è lottare con le altre CRT, poi quello che verrà lo affronteremo di volta in volta. Lascio comunque Jerez con molta soddisfazione".

Debutto positivo ma ancora tanto lavoro per Petrucci


Anche se si è presentato sul tracciato andaluso con alle spalle un test privato ospitato dal circuito italiano di Magione lo scorso gennaio, quella spagnola ha rappresentato per Danilo Petrucci la prima opportunità per prendere una misura reale del prototipo CRT Ioda.

Tre sessioni diventate poi in realtà due per colpa delle due cadute, la prima occorsa martedì pomeriggio e la seconda mercoledì mattina, che hanno poi costretto ad un grande lavoro i meccanici e ridotto vistosamente le ore di attività in pista. Nonostante tutto, il 21enne pilota italiano ha lasciato la pista andalusa con le idee molto più chiare circa i prossimi obiettivi e la direzione da seguire per portare avanti i preparativi in vista della prima gara del Campionato del Mondo MotoGP.

"Per colpa delle cadute ho praticamente perso una giornata intera", ha dichiarato l’italiano al termine dell’ultima sessione. "Un vero peccato perché il potenziale c’è: la moto è stata costruita in un mese dai ragazzi presenti qui a Jerez, ed è già stato un miracolo essere qua. Disponiamo di un motore Superstock, di dischi in acciaio, quindi la moto è praticamente di serie..e questo 1:41.6 può essere considerato un buon tempo, perché siamo vicini agli altri e proprio per questo sono soddisfatto".

Petrucci ha iniziato i lavori lunedì girando per la prima volta con il nuovo telaio interamente sviluppato da Ioda. Ha chiuso il primo giorno con un crono di 1:43.3 che non è poi riuscito a migliorare nella seconda sessione ridotta a 36 tornate a causa della caduta. Mercoledì ha poi ripreso l’attività in pista accumulando 62 giri ed abbassando di 1.7s il risultato del giorno prima. E cosa ancora più importante, ha fissato gli obiettivi per il prossimo test previsto per l’8 e il 9 marzo ad Aragón.

"Dovrò concentrarmi sullo stile di guida", ha sottolineato il vice Campione del Mondo Superstock 1000 del 2011, "perché è differente da quello degli altri piloti, abituati alle grande potenze e alle Bridgestone. Dovremo lavorare anche sull’elettronica. Ora guardiamo avanti ai test di marzo, dove avremo a disposizione la moto definitiva con la quale ci presenteremo al round inaugurale di Qatar".

Fonte: MotoGP.com
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