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Cal Crutchlow non sembra più intenzionato a chiudere con le corse alla fine del 2020, quando scadrà il suo accordo contrattuale con il team LCR di Lucio Cecchinello. Ne ha parlato sul sito ufficiale motogp.com e in alcune interviste rilasciate in Inghilterra. E la sospensione del campionato è probabilmente alla base del suo ripensamento.
“L’anno scorso – ha ricordato Cal - avevo detto che il 2020 poteva essere la mia ultima stagione di gare, però la motivazione che avevo addosso restava grande ed è uguale anche oggi. Siamo fermi e non vediamo l’ora di ricominciare. Quindi è arrivato il momento di rivedere le prospettive, e credo di avere ancora molto da dare in MotoGP. Posso essere ancora competitivo, forse il mio anno migliore deve ancora venire”.
Anche i suoi giudizi sulla Honda si stanno ammorbidendo. In una intervista a crash.net, dopo aver ricordato che la Honda 2020 è stata sviluppata secondo i desideri e la guida di Márquez, come è giusto che sia, ha aggiunto che si diverte a guidarla.
Le irritazioni dei test in Qatar sembrano quindi lontane.
“E’ una moto spigolosa ma divertente da guidare, non puoi rilassarti un attimo, e per questo si adatta al mio stile. Non abbiamo ancora capito tutto, non abbiamo fatto abbastanza strada, ma sotto il profilo del motore e dell’elettronica siamo più forti dell’anno scorso. E il telaio può essere ancora sviluppato”
Se motore e aerodinamica restano congelati fino alla fine del 2021 infatti, come è stato anticipato nei giorni scorsi, la ciclistica invece può ancora essere affinata e modificata. La Honda è delicata nell’ingresso in curva, come sappiamo, ma si può lavorare per farla crescere.
“La moto è più impegnativa delle altre dal punto di vista fisico, questo è evidente. Uno dei suoi punti di forza è la frenata, dove possiamo spingere forte e lo facciamo ritardando la staccata. Ma poi, nella fase successiva quando entri nella curva, il livello di concentrazione deve essere sempre al cento per cento”.
In ogni modo Crutchlow ha ribadito che ai test preferisce le gare, ed è contento che sia soprattutto Márquez ad occuparsi delle scelte tecniche. Cal è disposto a fare chilometri, sa apprezzare le soluzioni nuove quando funzionano, gli piace dire sempre quello che pensa della moto, si sente in grado di giudicare in fretta le modifiche, ma ciò che gli piace è correre.
Anche se è presto per dire che anche per la prossima stagione 2021 sarà sulla Honda, noi pensiamo che facilmente resterà con Cecchinello.
Non ci sarà motivo per cambiare, dopo un anno così poco significativo.
Dal 2011 in MotoGP, vincitore di tre gare (Argentina 2018 l’ultimo suo successo) e diciannove volte sul podio, il britannico resta uno dei piloti più forti nella top class.