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PHILLIP ISLAND – Trionfo di un super Cal Crutchlow, davanti a un grande Valentino Rossi e a un consistente Maverick Vinales. Buon quarto posto per Andrea Dovizioso, a terra al decimo giro Marc Marquez mentre stava dominando.
C’era un solo modo per battere Marquez: un errore dello spagnolo. E, incredibilmente, Marc ha sbagliato al decimo giro, quando era al comando con oltre 2” di vantaggio su Crutchlow. Marquez è volato via alla curva quattro, dove è arrivato decisamente troppo forte: la sensazione è che abbia sbagliato il riferimento della frenata. E così arriva il primo zero in campionato di Marc: avendo già vinto il titolo, se lo poteva permettere.
Alle sue spalle, nel frattempo, Valentino Rossi stava recuperando come una furia dalla 15esima posizione: senza il disastro delle prove, Valentino si sarebbe giocato senza dubbio il successo, su una pista finalmente asciutta e un po’ più calda, con una temperatura accettabile. Ma la sua rincorsa si è fermata al secondo posto, perché super Cal Crutchlow oggi era imbattibile: solo Marquez avrebbe potuto stargli davanti. Volato fuori lo spagnolo, Crutchlow ha continuato a spingere come nulla fosse, tanto che quando il suo distacco è salito sopra i 4 secondi, dal box gli davano segnalazione solo dei suoi tempi, come a dire: “Fai gara su te stesso, solo tu puoi perdere questo GP”. E Crutchlow se l’è giocata alla grandissima.
«Questa è una gara vera, non sul bagnato come quella di Brno: è stato bravissimo, ha fatto un garone, non ho parole» si commuove per l’ennesima volta Lucio Cecchinello, che dopo il GP della Rep.Ceca l’aveva promesso: “Non passerà tanto tempo per conquistare il secondo successo”. Parola mantenuta, ma forse nemmeno lui se l’aspettava così presto.
«Due anni fa ero caduto quando avevo un bel vantaggio mentre ero secondo, ero un po’ spaventato. Ho spinto, cercando però di controllare la gomma anteriore: è andata bene, grazie a tutti. Con Marquez sarebbe stato difficile, ma grande lavoro sulla moto».
Alle sue spalle un Rossi davvero convincente.
«Questa mattina abbiamo scoperto che avevamo un buon passo, ho recuperato, ho sperato anche di raggiungere Crutchlow, ma andava veramente troppo forte» gioisce Valentino, che al secondo giro era 11esimo, ottavo al quarto, fino a conquistare il terzo posto al decimo giro, trasformatosi in secondo pochi attimi dopo per la caduta di Marquez. A quel punto, Rossi ha sperato probabilmente di andare a riprendere anche Cal, ma gli sono bastati un paio di passaggi per capire che non ce l’avrebbe fatta. Piccola notazione tecnica: Crutchlow (così come Marquez e Vinales) aveva l’anteriore dura, invece della morbida di Rossi e di tutti gli altri: ma non è stato questo a fare la differenza. Valentino invece ha fatto una grande differenza rispetto al compagno di squadra Jorge Lorenzo, finito sesto, ma a 16 secondi da Rossi: decisamente troppi.
Al terzo posto un Maverick Vinales sempre più convincente: anche lui, come Rossi, è stato penalizzato da una pessima qualifica. Maverick ci ha messo un po’ di più a prendere il ritmo o, meglio, a superare i piloti più lenti davanti a lui, ma quando è arrivato alle spalle del compagno di squadra e di Andrea Iannone, in lotta per il terzo posto, ha spinto ancora di più, conquistando il podio al 23esimo giro, quando Aleix Espargaro è volato alla quarta curva. Vinales, avrebbe comunque finito terzo, ma è stato molto bravo anche Andrea Dovizioso, che su una pista sulla quale ha sempre faticato, ha sperato fino a pochi giri dalla fine nel podio. Come sempre, il Dovi ha sfruttato la grande potenza del motore Ducati in rettilineo, ma in percorrenza soffriva troppo rispetto alle Suzuki e ha dovuto accontentarsi di un quarto posto comunque positivo. A terra, invece, il suo momentaneo compagno di squadra Hector Barbera, che ha capito che non basta avere una moto ufficiale per fare la differenza. Bella sfida per il settimo posto tra Redding, Snith, Petrucci, Miller e Hayden, quest’ultimo purtroppo caduto al penultimo giro. Nicky, in ogni caso è stato bravo, ma domenica prossima tornerà nel mondiale SBK.
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 176.5 | 40'48.543 |
2 | 20 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 176.2 | +4.218 |
3 | 16 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 176.1 | +5.309 |
4 | 13 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 175.9 | +9.157 |
5 | 11 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 175.5 | +14.299 |
6 | 10 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 175.1 | +20.125 |
7 | 9 | 45 | Scott REDDING | GBR | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 174.5 | +28.369 |
8 | 8 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 174.5 | +28.781 |
9 | 7 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 174.5 | +28.792 |
10 | 6 | 43 | Jack MILLER | AUS | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 174.5 | +28.815 |
11 | 5 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 174.3 | +31.809 |
12 | 4 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 173.1 | +47.734 |
13 | 3 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Pull & Bear Aspar Team | Ducati | 173.1 | +47.749 |
14 | 2 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Pull & Bear Aspar Team | Ducati | 172.7 | +54.311 |
15 | 1 | 7 | Mike JONES | AUS | Avintia Racing | Ducati | 172.6 | +55.875 |
16 | 53 | Tito RABAT | SPA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Honda | 171.9 | +1'06.395 | |
17 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Repsol Honda Team | Honda | 170.8 | +1'22.604 | |
Non classificato | ||||||||
8 | Hector BARBERA | SPA | Ducati Team | Ducati | 174.5 | 3 Giri | ||
41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 176.2 | 5 Giri | ||
93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 176.6 | 18 Giri | ||
76 | Loris BAZ | FRA | Avintia Racing | Ducati | 0 Giro |