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"Vengo da Allah, ma sono nato a Barcellona". Questa la risposta che il fu Axel Pons, oggi Isha, ha dato in un video a un bambino che gli ha chiesto da dove provenisse.
La storia è di quelle radicali: cambio di vita totale.
Ricominciamo. Axel Pons è nato nel 1991 a Barcellona, in Spagna. È figlio di Sito Pons, ex pilota due volte vincitore del mondiale 250.
Axel Pons ha provato a seguire le orme del padre ed è stato nel motomondiale dal 2008 al 2017, dieci stagioni in Moto2. Dieci stagioni avarissime di risultati: il miglior piazzamento è stato un sesto posto al Mugello nel 2016. In classifica mondiale? L'apice è il 16° posto, sempre nel 2016.
Dopo aver provato a lungo a far del mestiere del padre anche il suo Axel Pons ha mollato tutto e si è messo a camminare, nella ricerca di un'unione con Dio.
Riguardo alle sue origini ha detto: "Sono Isha, ma quando sono nato mi hanno chiamato Axel. Mio padre è stato un due volte campione del mondo".
Isha ha attraversato a piedi dieci Paesi e stando a quanto dice nei video qui sotto, da 15 mesi è in cammino e ha raggiunto il Pakistan.
In realtà, prima di mettersi in cammino, aveva cercato fortuna nella moda, disegnando e facendo il modello. Tuttavia nel 2019, in un'intervista a El Pais aveva annunciato il cambio di vita. Cinque anni di silenzio e poi le immagini che vedete qui sotto: capelli rasta, abiti larghi, scalzo.
Il nuovo Axel Pons si è ribattezzato Isha e, presumibilmente, potrebbe aver abbracciato la religione musulmana.
Isha ha provato a entrare in India, ma è stato rifiutato, così è arrivato in Pakistan. La sua intenzione è di arrivare in Cina e da lì riprovare l'ingresso in India. Come spiega al bambino del video linkato qua sotto, Isha ha detto di voler far le cose più lentamente, dopo una prima parte di vita vissuta a grande velocità.
Isha, che oggi ha 33 anni, ha poi spiegato che il suo unico desiderio è quello di “completare l’unione con Allah o Dio”. Nelle immagini si vede che Isha ha una specie di rosario tra le mani, questo perché prega durante il cammino.
"Cammino senza scarpe - ha detto a un certo punto Isha - è bellissimo", poi ha mostrato la pianta del piede, ovviamente nera.
"Che senso ha vivere ad un ritmo così veloce? - ha aggiunto -. Ho cominciato a diventare sempre più lento, sempre più lento, fino a quando ho iniziato ad attraversare il mondo lentamente, apprezzando i dettagli della vita".
Insomma, quella di Isha fu Axel Pons, è un'avventura che si colloca tra il pellegrinaggio mistico e l'impresa sportiva poco convenzionale. "Sei anni senza scarpe" ha ripetuto più volte il nostro protagonista, quasi un mantra che definisce la sua filosofia di movimento, un manifesto di totale libertà, connessione primordiale con la terra che si calpesta.
"Cerco i miei fratelli" ha aggiunto a un certo punto l'ex pilota, in una storia che si nutre di generosità, incontri, ospitalità e che attraversa confini nazionali e culturali.
"Pakistan Zindabad" cioè lunga vita al Pakistan ha detto Isha, prima di salutare le persone che lo avevano fermato per chiedergli chi fosse e dove andasse.