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La GP15 è quasi pronta, parola di Gigi Dall’Igna. L’ingegnere, ospite di un’interessante intervista su MotoGP.com, ha confermato di essere nelle fasi finali della realizzazione della nuova MotoGP Ducati, anche non la si potrà vedere in pista nel primo appuntamento di Sepang (in programma dal 4 al 7 di febbraio) dove il team di Borgo Panigale porterà l’ultimo aggiornamento – denominato GP14.3 – dell’attuale Desmosedici, che costituisce comunque il riferimento per la genesi della GP15.
«La GP15 partirà da un assetto molto vicino a quello della GP14.3, ovvero della moto che utilizzeremo ai test di Sepang-1; da lì inizierà poi lo sviluppo vero e proprio della nuova Desmosedici» ha commentato Dall’Igna. «Parlando del progetto GP15 abbiamo parlato di febbraio, ma per il debutto della moto abbiamo sempre fatto riferimento al secondo appuntamento in Malesia. Speravo di poter anticipare la tabella di marcia ma purtroppo non mi è stato possibile; gli ultimi componenti sono quasi pronti e a breve inizieremo il montaggio della moto al completo »
Conferme anche per la direzione di sviluppo intrapresa: un motore più piccolo rispetto a quello utilizzato sulla GP14 – le cui dimensioni e robustezza non sono più adeguate ad uno schema tecnico che non fa più affidamento sul propulsore come elemento portante – pur mantenendone fermi i capisaldi. «Sarà una moto completamente diversa, che potrà contare sulla classica distribuzione desmodromica, ma il 4 cilindri di 90 gradi sarà più piccolo e ci aiuterà con i diversi set-up»
Pur nel contesto di evoluzione continua, concetto giustamente caro a Gigi Dall’Igna, la Desmosedici GP15 costituisce quindi una piccola rivoluzione, logico completamento del cambiamento iniziato con l’adozione del telaio a doppio trave in alluminio del 2011. Un percorso che può evidentemente portare ad un unico obiettivo, sulla scorta della crescita già mostrata quest’anno.
«Nel corso della scorsa stagione volevamo arrivare a 10 secondi dal primo» commenta Dall’Igna. «Un obiettivo difficile, ma abbiamo lavorato sodo e specie nell’ultima parte del Campionato 2014 l’abbiamo centrato. Quest’anno ne abbiamo un altro ancora più grande: vincere almeno una gara. Sarà un’impresa ardua perché dovremo scontrarci contro i 4 piloti più forti in attività e contro due Case che rappresentano lo stato dell’arte della MotoGP. Ma ce la metteremo tutta per portare a casa questo risultato»