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Ha vinto qualcosa, ma non abbastanza. Ha talento, ma non così cristallino da giustificare una scommessa alla cieca sul suo nome. E adesso Darryn Binder l’ha pure fatta grossa, provocando l’incidente che è costato l’opportunità di giocarsi il mondiale fino a Valencia a Dennis Foggia e riaccendendo il dibattito sulla scelta fatta da Yamaha e da Razlan Razali di portarlo direttamente in MotoGP il prossimo anno.
Pochi meriti oggettivi e probabilmente anche troppa poca esperienza, come hanno sottolineato anche diversi piloti della MotoGP, con le scuse di Binder a Foggia che sono servite a ben poco: “Voglio solo scusarmi – ha detto - Stavo cercando di sorpassare Sergio Garcia, stavo frenando e improvvisamente ho visto Dennis Foggia davanti a me. Non avevo nessun posto dove andare. Sono davvero dispiaciuto per lui, la sua squadra e Garcia per l'incidente. Ovviamente è l'ultima cosa che volevo che accadesse, soprattutto con Dennis in lotta per il titolo, sicuramente non era mia intenzione. Intendo scusarmi, ancora una volta, con tutte le persone coinvolte”. Basterà a riabilitare un ragazzo che sembra dover fare i conti con una bocciatura ancora prima di cominciare?