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The Rocket, è questo il soprannome che Dennis Foggia s’è guadagnato nel 2017 nel corso di una stagione finita con la vittoria del Campionato del Mondo Junior di Moto3. Un successo arrivato a coronamento di una carriera cominciata da giovanissimo, sulle orme (da un punto di vista geografico) di Max Biaggi, con cui condivide le origini romane.
Il predestinato di Palestrina, come ha raccontato anche oggi ai microfoni di Sky nell’intervista del dopogara, era convinto di poter far bene, dopo la stagione difficile vissuta lo scorso anno in sella alla KTM del VR46 Sky Racing Team e dopo la separazione consensuale con l’Accademy di Valentino Rossi dopo 5 anni di sodalizio. “Alla VR46 – ha raccontato – devo tantissimo, da Valentino e dagli altri ragazzi del gruppo ho imparato molto, ma non c’erano più le condizioni per andare avanti insieme e quindi, di comune accordo, abbiamo deciso di proseguire su strade differenti. Ho firmato con il Team Leopard, passando da KTM a Honda e a Jerez le cose non sono andate affatto bene, ma sapevo di avere una buona moto e tante potenzialità nel polso. Questa vittoria è una conferma ed è un modo per ripagare anche la mia famiglia, per i tantissimi sacrifici fatti. Per me, per noi, poter essere nel giro delle corse in moto non è mai stato semplice”.
Nato nel gennaio del 2001, Foggia ha iniziato con le minimoto a soli sei anni, passando poi alle MiniGP e al Campionato Italiano Velocità vincendo la categoria Ottanta. Un successo che gli ha aperto le porte, a soli 13 anni, ad una stagione in PreMoto3 chiusa al terzo posto assoluto in classifica. Poi l’approdo alla VR46 Riders Accademy, alla corte di Valentino Rossi, e contestualmente la Moto3, prima nel Campionato Italiano e poi nel Campionato del Mondo Junior nel 2016. Settimo alla fine della prima stagione, Dennis Foggia si è fatto lì le ossa, fino alla vittoria del mondiale Junior e alla definitiva consacrazione nel Motomondiale. L’esordio nel 2017, in sostituzione dell’infortunato Binder, proprio nel Gran Premio della Repubblica Ceca, insieme ad altre due partecipazioni successive chiuse sempre a punti. Nel 2018 arriva la possibilità di giocarsi un Mondiale dall’inizio, proprio in sella alle KTM dello Sky Racing Team, con Nicolò Bulega come compagno di squadra al primo anno e Celestino Vietti al secondo. Il resto è storia recente: l’arrivederci con l’Accademy e il cambio di team, le due gare deludenti a Jerez e, ora, la prima vittoria in carriera nel Motomondiale.
Prima di oggi, in una recente intervista, aveva indicato Phillip Island, Austin e Losail come sue piste preferite, ma ora, probabilmente, Brno entrerà di diritto in cima alla sua personalissima classifica di gradimento.