Doping: Ezpeleta si schiera dalla parte di Andrea Iannone

Doping: Ezpeleta si schiera dalla parte di Andrea Iannone
In una intervista, il gran capo di Dorna sottolinea che il comportamento di Andrea dimostra la sua buonafede. E aggiunge che, a suo avviso, per il motociclismo andrebbe stilata una lista delle sostanze proibite diversa da quella di altri sport
19 febbraio 2020

Andrea Iannone attende, come tutti noi, il verdetto della Giuria Internazionale della FIM, atteso a giorni dopo le deduzioni e le controdeduzioni delle due parti; e al telefono il fratello Angelo ci conferma che la famiglia non ha avuto altre notizie, non si pronuncia, intende lasciar parlare i legali. Intanto, dal sito francese Paddock-GP rimbalzano le dichiarazioni di Carmelo Ezpeleta sull’argomento.

Ezpeleta premette di essere ovviamente schierato contro il doping.

«Per me è la stessa cosa che correre con una moto di cilindrata maggiorata – afferma il CEO di Dorna, che poi aggiunge - ma penso anche che la colpevolezza debba essere totalmente dimostrata. Ho visto Iannone due o tre volte e non voglio interferire sulle decisioni, però Andrea mi ha raccontato come, nel momento del prelievo del campione da parte della Wada, lui avrebbe potuto prendere tempo e bere molta acqua. Non l’ha fatto, e magari sarebbe andata diversamente».

Ezpeleta ha verificato il racconto di Andrea, tutto gli torna, e aggiunge che se Iannone fosse stato in malafede, se avesse assunto una sostanza proibita, davanti al controllo sarebbe stato preparato ed avrebbe agito diversamente.

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