DopoGP con Nico e Zam. Il GP d’Australia 2017

Una gara fantastica: gran battaglia, Márquez perfetto, Dovi tredicesimo. Il titolo è assegnato? Non è che le gomme costituiscono un limite al talento dei piloti? Tracollo improvviso di Ducati e resurrezione Yamaha, tanti misteri da spiegare
24 ottobre 2017

Punti chiave

Marc, alla sesta vittoria della stagione, prende un vantaggio di 33 punti sul Dovi con una gara magnifica, e per scappare via negli ultimi giri si prende pure molti rischi. Yamaha porta Rossi e Viñales sul podio (Zarco quarto) subito dopo il disastro del Giappone. Le Suzuki con Iannone e Rins volano forte anche qui a Phillip Island. L’ingegner Bernardelle ci illustra le ragioni di questa altalena e del mezzo disastro generale della Ducati.

Andrea Dovizioso ha alzato bandiera bianca? Da Sydney, collegato in diretta con lo studio di Milano, Zamagni ci rassicura: il clima in Ducati resta sereno al di là della delusione. E non è tutto perduto: in Malesia non c’è niente da perdere, e ci si proverà. Perché la Ducati non digerisce l’Australia? Perché Lorenzo ha usato anche qui la carena alata e Petrucci, a sette giorni dal podio di Motegi, finisce penultimo? E come spiegare l’improvvisa competitività del binomio Iannone-Suzuki? Si capiscono bene, invece, la soddisfazione di KTM e la delusione di Aprilia.


Infine, un ritratto del maiorchino Joan Mir che in soli due anni, proprio qui a Phillip Island, passa dalla prima timida partecipazione in Moto3 all'ennesima vittoria in gara e al titolo mondiale. Inoltre, un’analisi delle possibilità di Franco Morbidelli in Moto2 dopo il bel podio australiano.

 

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