DopoGP con Nico e Zam: il GP del Giappone 2018

Ottava vittoria di Marquez e quinto titolo mondiale del fortissimo pilota Honda. Cade Dovizioso nel finale per tentare un attacco, sul podio Crutchlow e Rins, quarto Rossi. Honda e Suzuki molto a posto, sempre in difficoltà Yamaha
22 ottobre 2018

Punti chiave

Il merito del quinto titolo è soprattutto del pilota, che ha vinto otto volte (sono già due in più del 2017) ed è sempre andato a podio tranne i due zeri in Argentina e al Mugello. Ma qui a Motegi si è anche vista una RC molto competitiva con Ducati, anche in accelerazione fuori dalle curve. Il Dovi cade al penultimo giro, Lorenzo da forfait anche per l’Australia, Petrucci fa una gara opaca. In casa Yamaha rossi salva la baracca ma non è protagonista, mentre Vinales resta indietro e come Zarco sbaglia la gomma.


L’ingegnere Bernardelle approfitta di Motegi –pista che non è cambiata- per confrontare le prestazioni della MotoGP a distanza di anni : dalla prima vittoria Bridgestone con Tamada nel 2004 alla fine del decennio delle gomme nippo, fino ai giorni nostri. Il regolamento tecnico/sportivo non fa progredire la categoria top, anche se magari la rende più spettacolare.


Stupisce la accelerazione della Suzuki, che con la caduta di Iannone perde una bella possibilità di podio, mentre Aprilia e KTM si avviano a chiudere una stagione negativa. Bezzecchi e Bagnaia vincono le loro gare e rendono avvincenti Moto3 e Moto2. Perché è stato squalificato Quartararo? Domenica prossima si corre subito in Australia nella bellissima Phillip Island.
 

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