DopoGP con Nico e Zam: il GP di Francia 2018

Quinta prova e terza vittoria consecutiva di Marquez, con le Ducati ufficiali competitive (ma a vuoto), Petrucci e Rossi sul podio. La Honda è superiore, la Yamaha indecifrabile. Pecco Bagnaia padrone in Moto2
22 maggio 2018

Punti chiave

Anche con temperature meno calde e dove serve frenare forte, su una spesso ostica per lei, Honda è più avanti. Ma Ducati è ormai molto vicina e il Dovi aveva preparato la gara perfetta. Come è nato il suo errore con la scivolata al quinto giro quando era in testa? E perché Lorenzo si ostina ad applicare sempre la stessa tattica, apparentemente suicida, spingendo forte nella prima fase? Petrucci salva Ducati e forse si aggiudica la moto ufficiale.


L’analisi della situazione in Yamaha con l’esperienza dell’ingegner Bernardelle: Zarco che va forte e poi cade, Rossi che guida sulle uova, Vinales che se la prende con la squadra. E Forcada che ora ammette: abbiamo deliberato il motore sbagliato. Si parla di aerodinamica, della piattaforma inerziale che dal 2019 sarà unificata per tutte le MotoGP, di Suzuki, Aprilia e KTM.


E celebriamo il terzo successo di Pecco Bagnaia in Moto2, sempre più leader nella classifica mondiale. E delle lacune regolamentari in Moto3, dove molti piloti penalizzati (in termini di secondi a fine gara) si sono trovati in pista nel posto sbagliato, falsando il risultato. Che cosa si può fare? E cosa dobbiamo aspettarci dal Mugello? La sesta prova è il GP d’Italia, e sulla carta Honda e Ducati sono ancora i favoriti. Marquez e il Dovi rinnoveranno la sfida?

 

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