Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Márquez vincerebbe anche con un’altra moto, lo dicono i lettori nel sondaggio. Ma per Bernardelle il talento del pilota non basta: oggi più che mai è il pacchetto moto-squadra-pilota che conta. E Lorenzo fatica, perché ancora non è in sintonia con il box, più che con la moto. Tutti convinti che la Honda sia la moto più progredita quest’anno, e l’amarezza nel team Ducati lo riflette: tecnici e piloti si aspettavano di essere più competitivi, anche se Dovizioso è ottimo secondo, Miller si conferma e Petrucci, velocissimo, attacca anche il Dovi, ma senza esagerare con i rischi.
E’ stato un altro GP senza problemi di durata delle gomme, qui la Michelin non ha mai avuto problemi e i tempi sono scesi rispetto all’era Bridgestone; anche se la gara dello scorso anno è stata leggermente più veloce per tutti, e soprattutto per Rossi: la Yamaha 2019 sembra più bilanciata, ma ha perso potenza e prestazioni, e poi la necessità di usare la morbida anteriore ha penalizzato Valentino. Disastroso Viñales, ottimi Morbidelli e Quartararo.
Il GP di Francia ha messo in difficoltà la Suzuki (soprattutto per mancanza di esperienza), ha penalizzato l’Aprilia senza Iannone (ancora ko per la caviglia), ha esaltato invece KTM: Zarco resta in piena crisi, ma Pol Espargaró ha fatto esordire col botto il nuovo forcellone in carbonio (che noi analizziamo nei suoi vantaggi): grande il sesto posto a sei secondi, dopo ottime prove e qualifiche. Male gli italiani nella Moto2 vinta da Márquez jr (Zam ci spiega cosa succede invece a Luca Marini), ottimo secondo Dalla Porta in Moto3. E adesso, Mugello: il 2 giugno il GP d’Italia aspettando le Ducati. Trecentocinquantasei la velocità del Dovi nel 2018…
SONDAGGI