DopoGP con Nico e Zam. Il GP di Spagna 2017

La pista amica della Yamaha si rivela perfetta per le Honda, le M1 2017 di Rossi e Vinales affondano, risorge Lorenzo sulla Ducati. Pedrosa grandioso e Michelin sotto accusa
10 maggio 2017

Punti chiave

Lunedì i test, al centro la decisione dei piloti sull’anteriore “070” dell’anno scorso, che probabilmente sarà adottata a partire dal Mugello. Il nostro DopoGP comincia da lì, dal giorno successivo alla gara, per capire con l’ingegnere Barnardelle se il gommista francese è sulla strada giusta e quali sono le problematiche. Poi la domenica, difficile da leggere: perché le Yamaha che avevano iniziato la stagione da protagonista sono rimaste così indietro? Gomme sbagliate oppure setting? La Honda invece è in gran forma: come ha ritrovato Pedrosa e ha dominato la corsa? E Marquez si aspettava un Dani così tosto?
 

Il capitolo Ducati è ricco. Lorenzo dimostra nelle prove di aver trovato un buon livello di confidenza: poi va sul podio anche per le disgrazie altrui, ma il cambio di passo c’è e autorizza l’ottimismo. Perché invece l’Aprilia e la Suzuki hanno raccolto poco? Iannone ed Espargaro hanno trovato una sintonia con le nuove squadre nel metodo di lavoro? E la KTM, che è cresciuta molto con il motore a scoppi irregolari, ha piloti all’altezza del compito? Tante valutazioni che presto avranno una verifica già a Le Mans, GP di Francia del 21 maggio, pista sulla carta pro-Yamaha e poi amatissima da Lorenzo.


Dispiace, in chiusura, aver dimenticato un commento su Moto2 e Moto3. Nico chiede scusa: colpevole ritardo sui tempi. Peccato, perché Bagnaia, Pasini e Marini hanno fatto i protagonisti in Moto2 e Fenati è sempre là davanti in Moto3 con un nugolo di italiani.

 

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