DopoGP con Nico e Zam: Sepang test 2019

Tre giorni intensi per il primo appuntamento 2019, e quattro Ducati davanti a tutti. Analizziamo i risultati: Yamaha e Suzuki forti sul passo, Honda non giudicabile ma già pronta, KTM ed Aprilia in netto recupero. Le novità per pneumatici ed elettronica
11 febbraio 2019

Petrucci davanti al sorprendente Bagnaia nei test MotoGP a Sepang, poi Miller e Dovizioso, sulla pista quest’anno velocissima. Zamagni ci riporta il clima nei box della rossa, la attiva collaborazione tra i due piloti ufficiali e la serenità del Dovi; però Dall’Igna non è completamente soddisfatto. Bernardelle indaga sul manettino comparso sulla piastra di sterzo: una soluzione mutuata dall’off per limitare i trasferimenti di carico allo start. E le ali cambiano ancora.


Yamaha ha rivoluzionato il reparto corse di Iwata e sembra sulla strada giusta, con Viñales efficacissimo sul passo e Rossi più guardingo, come sempre del resto, nei primi test. Honda è molto avanti nel programma, anche se Márquez deve ancora scegliere il motore definitivo e il tipo di erogazione (e Lorenzo è a casa…). Aprilia cresce su tutte le aree, anche se qui non può contare su Iannone, indisposto. KTM si nasconde, ma certamente Zarco ha già potuto evolvere la moto. Suzuki è ancora migliorata: efficace sul passo e forte di un pilota ormai maturo come Rins. Questa sarà una stagione più equilibrata.

Anche perché le novità tecniche sono favorevoli: Michelin ha portato nuovi pneumatici, e in particolare una posteriore morbida (ma morbida davvero) come suggeriva da tempo il nostro ing. Bernardelle; e la piattaforma inerziale unica riallineerà chi sviluppava la piattaforma proprietaria: lo vedremo fin dalla prima gara.
Infine, una bella sorpresa per i lettori: il 19 febbraio uno speciale DopoGP sull’evoluzione del regolamento. L’equilibrio tra show ed evoluzione tecnologica è rispettato?

 

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