DopoGP con Nico e Zam: troppe regole?

Per il tecnico il regolamento è mortificante perché frena lo sviluppo e le moto sono molto simili, per la Dorna che lo ha voluto aumenta lo spettacolo. Ma riduce i costi? E perché tutti quei mono fornitori? Il regolamento e la sua storia
19 febbraio 2019

Per l’ingegnere Bernardelle, insoddisfatto delle regole di oggi, anche la tecnologia delle moto è un fattore dello spettacolo e il pubblico lo ha storicamente sempre apprezzato: le 250 degli anni Novanta erano molto più affascinanti delle odierne Moto2. In più, testare le soluzioni innovative migliora la produzione di serie e le gare dovrebbero restare un banco di prova fondamentale per le Case. Nico e Zam condividono, poi però fanno notare che forse anche per effetto delle regole di oggi il pubblico televisivo, che segue le gare da casa, è enormemente aumentato nel mondo e si gode un grande spettacolo. Non tutti quelli che potenzialmente seguono le moto, insomma, hanno necessariamente il palato fine.


Nel nostro speciale ricapitoliamo le regole della MotoGP e tutte le limitazioni in vigore, quindi ripercorriamo la storia del regolamento: dalle ultime 500 due tempi del 2001 alle prime quattro tempi 990, poi alle 800 del 2007 quando le superpotenze spaventarono i costruttori, fino alle 1000 di oggi. Quello più interessante per noi fu il “ 990”, con il peso minimo legato al frazionamento dei motori: 135 chili per le bicilindriche (però mai viste) e 5 kg in più per ogni cilindro. Poi cerchiamo di misurare anche la spettacolarità delle corse, misurando le presenze delle moto ufficiali e i distacchi nelle diverse epoche: in sostanza, verifichiamo che grazie anche alla Dorna, dopo tempi di crisi mondiale, siamo tornati ai livelli di equilibrio delle migliori 500.


Chi e come provvede alla stesura delle regole? Come dovrebbe essere concepito un buon regolamento? Il monogomma è indispensabile? Si arriverà anche nella MotoGP a un solo tipo di motore come in F1? Tutti interrogativi che molti lettori sollevano spesso. Questa volta abbiamo voluto fornirvi degli elementi oggettivi, utili a formare la vostra personale opinione.

 

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