DopoGP della Thailandia 2019: Márquez si prende gara e titolo

Inarrestabile: è un pilota eccezionale con una gran moto e un ottimo rapporto con i tecnici e i dirigenti Honda. Quartararo si conferma fortissimo, poi Viñales. In ritardo la Ducati, sottotono anche la Suzuki. Valentino Rossi è in crisi? Le nostre analisi tecniche
9 ottobre 2019

Marc e Santi Hernandez hanno un rapporto solido: insieme fin dal 2008 con la KTM 125, si compensano perfettamente, e il capotecnico sa tenere testa al pilota quando si tratta di seguire una direzione di lavoro. Oggi è ciò che serve in MotoGP, conferma l’ingegner Bernardelle, e nessun altro pilota della MotoGP è in questa condizione.

Grande a Buriram (leggi tutti gli articoli) anche Quartararo, al quinto podio dopo la quarta pole: l’unico suo limite è  stato anche questa volta nella strategia, forse poteva far passare Márquez e studiarlo. Perché Viñales è rimasto indietro, se nel finale ne aveva più di tutti? E dietro alle ultime buone gare Yamaha c’è una svolta tecnica? E perché Rossi non riesce a tenere il passo degli altri due? E ancora, perché la Ducati, quando le gomme restano ok fino alla fine e la gara è “di prestazione”, patisce? Sorprende che Dovi abbia preso 11” da Márquez quando un anno fa era rimasto con lui fino all’ultima curva…

Bernardelle è un po’ deluso dalle Suzuki, Zamagni si chiede cosa potrà fare Jorge Lorenzo, che appare troppo apatico. Grande però la nostra soddisfazione in Moto2 con la vittoria autorevole di Luca Marini, mentre in Moto3 Dalla Porta guida nettamente la classifica dopo lo zero di Canet senza colpe. Il 20 ottobre si correrà in Giappone: a Motegi ci possiamo aspettare un maggiore equilibrio nella MotoGP?


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