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Le due belle vittorie delle M1 del team interno riportano alla mente il 2017, con la doppietta iniziale di Vinales (campione del mondo fu Marquez). L’ultimo precedente con due piloti ufficiali Yamaha diversi e subito vincenti risale al 2010, undici anni fa: quell’anno Rossi vinse in Qatar, Lorenzo a Jerez e campione del mondo fu Jorge. Insomma, per la Yamaha è un ottimo avvio. E’ vero, la scorsa stagione Quartararo ha vinto le prime due gare (sulla pista di Jerez), ma era un pilota del team satellite e questo, se faceva piacere a Yamaha, sottolineava anche le difficoltà del team interno; che alla fine ha vinto un solo GP contro i sei del team Petronas. Oggi, tutto ribaltato.
In questo estratto del nostro DopoGP - la parte dedicata al capitolo Yamaha - abbiamo analizzato con l’Ing questo successo e la situazione del team satellite Petronas, precipitato in fondo alle classifiche dopo che Morbidelli aveva chiuso la stagione 2020 da protagonista assoluto. Nelle prime due gare il bilancio è terribile: due dodicesimi posti (prima Valentino, poi Morbido), otto punti in totale, entrambi i piloti fuori dalla Q2 domenica scorsa, Rossi addirittura ventunesimo in griglia e sedicesimo al traguardo. Cosa succede alla squadra, cosa non funziona, cosa possiamo aspettarci adesso da Franco e Valentino? Le gomme, la guida, l’anagrafe, tutto quello che c’è da sapere.