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La nostra analisi con Bernardelle, Zam e René. Cinque Ducati ai primi cinque posti (7 su 7 nella Sprint) e il numero 1 è il solo a non sbagliare nulla: è super Bagnaia in velocità, gestione, controllo per la 900esima vittoria dei piloti italiani nel mondiale.
Cosa è mancato a Martin nella Sprint (solo quarto), come è andato due volte a podio Marc Marquez e perché a Bastianini non è riuscito un finale dei suoi; cresce Morbidelli, due volte quinto.
Da approfondire il discorso Pedro Acosta: fenomeno in qualifica con la prima pole in top class della sua carriera, in testa sabato e secondo domenica prima di cadere. Troppa responsabilità con tutta la KTM sulle sue spalle? E poi in Honda HRC: Romano Albesiano lascia Aprilia nel 2025 e passa alla direzione tecnica giapponese, mentre Fabiano Sterlacchini diventa d.t. a Noale.
Una doppia rivoluzione: cosa cambia per le due squadre?
Bernardelle scaverà anche sulle novità tecniche viste a Motegi. Ducati ha ritirato alcuni particolari evoluti e poi consegnati ai piloti della GP23: è la conferma che, come sostiene l’Ing da tempo, la GP 23 è stata sviluppata nella stagione. E poi sull’aerodinamica: Honda e KTM hanno mostrato evoluzioni. E Martin ha utilizzato la carenatura evoluzione.
Infine c’è da celebrare David Alonso, 18enne colombiano nato a Madrid, che con dieci vittorie è già campione del mondo Moto3 col team Aspar. E in Moto2 il primo successo di Gonzales (team Gresini), che partiva dalla casella 14 e batte il leader del campionato Ogura.
Ora si va in Australia, Phillip Island, per la prova numero 17 del 18-20 ottobre. Non perdete l’appuntamento delle 18, sul sito e sul canale YT di Moto.it!