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Nico ricostruisce come si correva nel 1972: il dominio di Ago e della MV, l’eccellenza tecnologica italiana, la lotta impari dei piloti privati contro l’unico ufficiale. Il quindici volte campione del mondo ci racconta in prima persona com’era organizzata la squadra e quanti tecnici lo seguivano. Zam dipinge invece la MotoGP di oggi e l’intervista a Claudio Domenicali ci fa entrare nel vivo della organizzazione e della strategia Ducati.
Non faremo un confronto tra le due imprese targate Italia, ma piuttosto una serie di considerazioni storiche, tecniche, sportive, anche industriali. Per ricordare da dove arriviamo, a che punto siamo e dove stiamo andando. La spettacolarità della MotoGP è certamente superiore a quella della 500 di mezzo secolo fa: nulla di paragonabile per equilibrio in pista e copertura televisiva dell’evento. Eppure il pubblico non è soddisfatto e la Dorna sta provando a copiare la F1.
Perché c’è un calo di pubblico? E’ giusto seguire la strada delle vetture a ruote scoperte? Cosa propone l’ing Bernardelle a livello tecnico e cosa dice lo Zam a proposito della sprint race e delle novità annunciate? Anche i lettori potranno dire la loro: alle 18 stasera, live sul sito e sul canale YT di Moto.it