Dott. Michele Zasa: “Tempi di recupero: vi spiego come funziona”

Dott. Michele Zasa: “Tempi di recupero: vi spiego come funziona”
Il 111esimo episodio di #atuttogas, on line su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 23 aprile, è dedicato agli infortuni nel motomondiale e ai tempi di recupero dei piloti, molto più lunghi rispetto a prima. Perché? Lo spiega il dottor Michele Zasa, responsabile della Clinica Mobile
21 aprile 2023

I tempi di recupero di Enea Bastianini, infortunatosi il 25 marzo, e di Marc Marquez (26 marzo), fanno discutere: è normale che ci voglia così tanto tempo considerando il trauma subito? In passato, abbiamo visto piloti riprendersi molto più velocemente, ma adesso qualcosa è cambiato. Come ci racconta il dottor Michele Zasa, responsabile della Clinica Mobile, non più in MotoGP, ma sempre presente nel mondiale SBK.

“Innanzitutto, quelli del passato non erano “miracoli”, ma recuperi basati su metodi scientifici, gestiti da professionisti di alto livello, accoppiati alla grande forza di volontà dell’atleta di tornare in pista. E’ vero che forse adesso si è troppo prudenti, è sicuramente cambiato il mondo del motociclismo, ma il grande campione vuole sempre correre. Non ci sono particolari restrizioni regolamentari, se non il tempo che deve passare tra una anestesia e il ritorno in pista”.

Quindi, cosa sta allungando i tempi di recupero? Si possono fare delle ipotesi: per esempio, quanto successo a Marc Marquez nel 2020, tornato troppo in fretta in moto dopo l’infortunio di Jerez, può incidere, può consigliare a una maggiore prudenza? L’analisi di Zasa è piuttosto precisa.

“In parte altri piloti possono essere condizionati da questo episodio, ma ogni lesione ha una storia differente. Per esempio, una frattura di clavicola, una volta che è stata operata e gli metti una placca in titanio, non necessita grande tempi di recupero, mentre per altre rotture ci vuole più tempo. E’ chiaro che se vuole eliminare completamente la riga di frattura dalla lastra, devi aspettare dei mesi, ma qui si sta facendo un campionato del mondo…”.

Con il dottor Zasa si parla anche dello sforzo fisico e psicologico dovuto all’introduzione della gara Sprint: molto interessanti le considerazioni sulle possibili conseguenze per i piloti.

Tutte le risposte nella 111esima puntata di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 23 aprile.

Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas

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