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BRNO – Quinto podio e quarto secondo posto stagionale, terzo posto in classifica generale a 23 punti da Lorenzo e con 45 di vantaggio su Rossi, secondo pilota Honda in campionato, secondo miglior giro in gara, a 0”277 da quello di Casey Stoner: i numeri sono tutti dalla parte di Andrea Dovizioso, secondo al traguardo dopo un GP da protagonista. Molti continuano a criticare il Dovi, qualcuno dice che non è entusiasmante, ma i numeri sono dalla sua parte.
“Con Simoncelli ci siamo divertiti e, naturalmente, per me è stato ancora più bello perché sono arrivato davanti. Mi è piaciuto come ho gestito la situazione: ho capito che era al limite, perché non mi aveva ancora attaccato, così a cinque giri dalla fine ho spinto ancora più forte e sono riuscito a prendere un buon margine. Era importante non arrivare a giocarsi il secondo posto all’ultima curva. In prova fatico sempre troppo, ma in gara ci sono”.
Cosa è cambiato rispetto alle prove?
“Abbiamo lavorato bene nel warm up e questo ha migliorato il mio feeling con la moto. Sono partito alla “Dovi”: ho recuperato posizioni, sono stato veloce, insomma uno spettacolo. Sono stato sorpreso dalla caduta di Pedrosa, perché lui aveva margine per gestire al meglio la gara. Passato Lorenzo, ho cercato di tenere il ritmo di Stoner e avrei anche potuto riuscirci se non avessi fatto un errore alla curva 13: quasi cadevo e ho perso un sacco di tempo. Pensavo di dovermela giocare di più con Lorenzo, ma lui era in grande difficoltà con l’anteriore; un po’ inaspettatamente mi sono ritrovato a lottare con Simoncelli. Sono riuscito a batterlo e la mia è stata un’ulteriore risposta: Marco, in ogni caso, sta disputando una grande stagione, ha fatto grandi passi in avanti e bisogna solo fargli i complimenti. Però si è reso conto anche lui che fare risultati in MotoGP non è semplice e non basta essere veloci. Per quanto mi riguarda, sono molto contento, perché salire sul podio partendo dalla settima posizione è abbastanza complicato. Ed è un secondo posto importantissimo per il campionato”.
Sei più soddisfatto del secondo posto o arrabbiato per i 6”5 di distacco?
“Questa volta sono più gli aspetti positivi, perché è un bellissimo risultato in un momento importantissimo della stagione. Le prove sono state dure, ma in gara sono sempre molto lucido, a differenza di altri. Anche oggi mi sono un po’ controllato all’inizio, a differenza di Stoner: lui, già al secondo giro ha aggredito la pista (in quel passaggio ha fatto il miglio tempo della gara, nda), io non ci riesco, perché se lo faccio “cuocio” la gomma. Sono riusciti a gestirmi bene fino alla fine e se non fosse stato per quell’errore, avrei forse potuto stare con Stoner: per questo sì sono un po’ rammaricato, perché Casey questa volta non sembrava imbattibile. Ci ho anche messo un po’ troppo tempo a superare Lorenzo, anche se lui era in difficoltà con la gomma anteriore: la Yamaha, però, andava meglio in alcuni punti e io non riuscivo ad avvicinarlo”.
Alla vigilia, Nakamoto ha dichiarato di aspettarsi di più da te e da Simoncelli: credi sarà più contento dopo questo risultato?
“Fino a un certo punto: questo secondo posto conferma quanto ho già fatto vedere in passato”.
Dopo Laguna Seca eri piuttosto sfiduciato; sei più sereno adesso?
“Certamente. Dobbiamo essere più competitivi in prova, anche se sono importanti più a livello mediatico che per il risultato finale. Lo si è visto anche qui: Pedrosa sembrava avere un gran vantaggio e Stoner in difficoltà, io ero solo settimo. Ma alla fine Casey ha vinto e io sono arrivato secondo. Ognuno ha il suo metodo di lavoro”.