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Tante le domande che arrivano dagli spettatori di Sky. Si inizia a bruciapelo, con la domanda che tutti gli appassionati si son fatti per mesi prima che il Coronavirus facesse saltare mezzo campionato: chi avrebbe vinto in Qatar?
“A leggere le varie interviste avrebbero vinto sei o sette piloti diversi. Non so, forse noi avevamo delle buone chances, ma è difficile da dire. I test in Qatar sono stati particolari, impiegati soprattutto per scegliere il materiale nuovo...”
G. Luigi, da BS, 11 anni: Un consiglio a un ragazzino che vuole diventare un pilota?
"Bisogna partire con capire se c’è la vera passione. Poi si può diventare pilota di vari livelli, ma serve tanta passione per arrivare in alto. Per arrivare in MotoGP la strada è lunga, ci sono tante difficoltà da superare e da vivere”
E Meda aggiunge: "Alla MotoGP ne arrivano pochi, bisogna avere altre opzioni".
Francesco 12, fan: Ricordi l’emozione della prima vittoria?
“Dipende da cosa intendiamo: Nel Motomondiale? Era il 2004 e me la sono giocata contro Locatelli, avevo già fatto dei secondi posti, ma l’emozione della vittoria, magari in volata, è fortissima. Se parliamo della prima in assoluto, beh ho cominciato tra amici a sei anni con le minimoto; non ricordo la prima vittoria”.
Sanchio: uno come te, che adora anche la pista da cross, sente nostalgia di questi tempi?
“E' davvero è pesante, naturalmente c’è gente che soffre realmente. Niente di paragonabile, ma oggi non riesco a stancarmi come mi piace: posso fare palestra, ma la moto è un’altra cosa…”Il Milan, a che posto ha tra le tue emozioni?
“Il calcio mi piace, ma non sono fanatico. Seguo tutti gli sport”.
Meda ha poi aggiunto: "Dovi è stato un bravissimo calciatore, si chiama fuori ma è un ottimo praticante… La prima vittoria in MotoGP di Dovi me la ricordo bene, nel 2009 in Gran Bretagna della MotoGP: lui non l’aveva vissuta così bene, mezza e mezza, poi è passato un lungo periodo con il salto di qualità…
“Sì, quella vittoria non era di sostanza, poi Donington con le slick e metà gara con una pioggerellina. Cadde anche Valentino. Una vittoria vera, ma non ero così competitivo e non l’ho gustata in pieno. Due anni dopo, grande step con la Honda , ho avuto la fortuna di trovare persone molto competenti, come Battistella e non solo lui, che mio hanno aiutato a crescere. Magari sei forte, ma non a sufficienza rispetto a certi avversari…”.
Ascoltatore anonimo: Facciamo una scommessa? se vinci il mondiale mi mandi il tuo casco… se perdi ti mando il mio. Risate in studio… Sappiamo la storia di Biaggi che ha tenuto le stesse mutande per anni, lavandole certo; Dovi hai un rito tuo?
“Poche cose. Mi sono imposto di non attaccarmi a questi aspetti per non avere scuse. C'è chi ci crede e chi no, io ne resto lontano per non essere condizionato. Istintivamente, però, metto prima lo stivale sinistro, il guanto sinistro, ma è sempre stato così… E dover andare in bagno subito prima del via non è un rito, ma necessità. Sono abituato a bere quei tre litri dalla sveglia alla partenza della gara…”.
Sanchio: Suzuki e Yamaha sono più vicine a giudicare dai test. Ci saranno più piloti in grado di lottare per la vittoria. E' un fattore favorevole oppure no per te?
"Quando si è in tanti è un vantaggio solo se hai qualcosina in più, e tanti piloti possono inserirsi tra te e il rivale diretto. Se no è solo negativo: più piloti che possono arrivarti davanti se non sei a posto... L’anno scorso fino a metà stagione io, Marc e Rins ce la giocavamo, poi da metà stagione i piloti Yamaha sono cresciuti e si sono inseriti. Ora ci sono almeno quattro piloti in più che possono vincere le gare e magari anche il campionato”.
Simone, otto anni: hai possibilità di vincere il mondiale?
“Certo che sì, ma è difficile. L’anno scorso Marquez non ha dato la possibilità di provarci, a nessuno. Ma tutto è possibile, finisce la stagione del dominio di Marquez ma poi può vincere un altro o altri quattro piloti, c’è tanta tecnica, ma ne possono succedere tante di cose… Hai tanto potere per indirizzare il mondiale nella tua direzione. Sempre se lavori bene…”
Meda: Il cross è passione e la MotoGP è professione?
“Discorso lungo: sono tanti anni che corro, gli hobby restano. Tutto si modifica nel tempo e la MotoGP diventa sempre più difficile, al punto che molti piloti lasciano. Il cross è il mio allenamento, cardio e moto. Ti aiuta in tanti aspetti anche se il rischio c’è”.
Gilberto: può esserci un tuo futuro sulle 4 ruote? Vai forte anche lì…
“Grazie, in futuro mi piacerebbe provare varie categorie e fare nuove esperienze in auto. Rally e rally cross assomigliano alla moto. Ho fatto una bella esperienza col DTM a Misano, vera gara, impegnativa ma mi sono divertito”.
Orazio da Milano: ti piacerebbe un giorno correre in SBK, magari con la Ducati?
“Non è in programma. Non so ancora quanto correrò in MotoGP. Ma sono abituato a correre con i prototipi e la SBK è diversa, è anche possibile di sì, ma se puoi giocartela in MotoGP è difficile andare nella direzione della SBK. Ho vari progetti, ma c’è più il motocross nella mia mente…”.
Johnny da Palermo: come è stata sviluppata la Ducati in questi anni e quale è stato il punto di svolta?
“Quando sei a questo livello è solo questione di rifiniture, non di svolte. Sappiamo bene quali sono i nostri pregi e i nostri difetti. Anni fa il gap era grande, siamo vicini, siamo bravi in certi aspetti, nell’accelerazione e nelle idee, altrove non abbiamo trovato soluzioni ai nostri limiti. Normale: una moto è forte qui e debole là, ci lavoriamo da anni, miglioriamo ma è difficile".
Il futuro?
“Chissà se riusciremo a viaggiare e a riprendere il Mondiale quest'anno, non sarà a breve… La MotoGP del futuro? Spero non diventi elettrica… Il mio futuro invece... Non so, i programmi non sono ancora definiti, vedremo…”
Sanchio: ti ha sorpreso il contratto di quattro anni di MM?
“Molto, molto sorpreso, mai me lo sarei aspettato, anzi. Ma ci saranno sicuramente dei retroscena. Piuttosto mi sarei aspettato una sua sfida con un’altra moto, ma tanto di cappello: quando uno vince così tanto può fare ciò che vuole…”.