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SEPANG Si può dire che Andrea Dovizioso è la sorpresa positiva di questi test, ancora più di Aleix Espargaro, perché si sapeva che la Yamaha “Open” sarebbe andata fortissimo, mentre erano molto meno prevedibili i progressi della Ducati.
«E’ stata una giornata positiva, anche se la pista non è ancora sufficientemente veloce come lo era nei primi test: i tempi, quindi, sono significativi fino a un certo punto, ma ci siamo avvicinati agli altri. Sono contento dei miglioramenti che abbiamo fatto in questi giorni, soprattutto ieri».
Miglioramenti dovuti a cosa?
«Solo al set up, dato che in questo momento non c’è materiale nuovo. Siamo riusciti a trovare qualcosa di interessante, oltre le mie aspettative: dà ancora più soddisfazione. Se analizziamo la giornata, quando fa caldo e tutti girano con le gomme usate – che è molto più significativo – riusciamo a girare sotto i 2’02”: ho fatto dei 2’01”4, 2’01”3, 2’01”6, come facevano i più forti. Questo non significa che abbiamo il passo dei primi: credo che facendo una gara, non riusciremmo a mantenere questo ritmo, ma ci siamo sicuramente avvicinati, anche se giro dopo giro il gap aumenta, perché la Ducati fa sempre fatica a girare. Nel complesso sono molto contento».
Con questa moto, c’è ancora margine di miglioramento?
«Non lo so: per la verità non mi aspettavo di migliorare così tanto né al primo né al secondo test, quindi…».
Parliamo della “Open”.
«Sì, oggi abbiamo provato la centralina della Marelli: ci sono dei controlli un po’ differenti, che non funzionano bene come quelli della nostra “Factory”. Interessante, però, al momento, ci troviamo meglio con la “nostra”: domani faremo delle altre prove, poi vedremo».
Ma se la decisione spettasse a te?
«Bisogna capire su cosa riusciremo a lavorare, perché non è come la “Factory” che tu puoi fare quello che vuoi».
Ma, come ha ammesso lo stesso Dovi, il primo test con la “Open” è stato positivo: quella sarà la GP14 che vedremo in pista.