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MOTEGI – Alle 12 locali, le cinque del mattino in Italia, la Yamaha conferma ufficialmente quanto si sapeva da tempo: Jorge Lorenzo sarà un pilota Yamaha anche per il 2011 e per il 2012. Non è una sorpresa, insomma, mentre lo è la prima pole position in MotoGP di Andrea Dovizioso, autore di un turno stratosferico. Il passo migliore ce l’ha Lorenzo, solo quarto, ma il Dovi è andato fortissimo, tanto da aver realizzato nove giri consecutivi (con la gomma posteriore morbida) a un ritmo pazzesco, con il migliore, quello della pole, all’ottavo.
Per Andrea una gran bella soddisfazione, in un momento delicato per il suo futuro.
«Non mi aspettavo di essere così veloce – conferma l’uomo della pole -, ho fatto un turno di qualifica spettacolare. Devo ringraziare tanto il team, perché hanno fatto un ottimo lavoro, anche tra le libere e le ufficiali: conquistare la mia prima pole position in Giappone, a casa della Honda, in questo momento del campionato, è davvero un qualcosa di speciale. La gomma morbida può essere utilizzata anche in gara».
Bravo Andrea e bravo Valentino Rossi, secondo staccato di appena 54 millesimi. Alla vigilia, il GP del Giappone sembrava dovesse creare un sacco di problemi a Valentino e alla Yamaha, invece Rossi è tornato in prima fila dopo oltre quattro mesi e le quattro M1 sono nei primi sei posti, con Colin Edwards quinto e Ben Spies sesto.
«Pensavo di dover soffrire – è il primo a stupirsi Rossi -, non ero nemmeno sicuro di poter disputare il GP. Invece, già da ieri pomeriggio mi sono trovato bene con la moto e con la spalla: abbiamo trovato un assetto competitivo, la M1 è stabile e curva bene, il motore è veloce. Era da Le Mans che non partivo dalla prima fila ed è sicuramente bello essere tornato davanti. Peccato aver perso la pole per così poco, ma sono comunque più che soddisfatto».
Lo è anche Casey Stoner, anche se le sue qualifiche sono state piuttosto travagliate. L’australiano della Ducati ha cambiato più volte l’assetto della sua GP10, spostando avanti e indietro i pesi, riuscendo alla fine a trovare un buon compromesso e una terza posizione promettente.
«Abbiamo fatti tanti cambiamenti – conferma -, perché all’inizio cercavamo una moto più stabile, soprattutto in frenata. Questo, però, ci ha fatto perdere grip sul posteriore e così, con un po’ di panico, siamo tornati indietro: fortunatamente tutto è andato per il meglio e adesso la moto sembra bilanciata».
Quarto Lorenzo, piuttosto seccato a fine turno, anche se lo spagnolo non avrebbe troppi motivi per preoccuparsi: la forzata assenza di Pedrosa, tornato in Spagna dove verrà operato oggi alla spalla sinistra, e un ritmo velocissimo, migliore di quello dei suoi rivali, lo dovrebbe far stare tranquillo. Il futuro campione del mondo apre una seconda fila tutta Yamaha, mentre al settimo posto troviamo Randy De Puniet, che in due giorni ha fatto parecchi dritti, faticando a prendere le misure a questo circuito. Ottavo Marco Simoncelli, che qui dispone di un aiuto telemetrico che affianca la squadra, mentre Alvaro Bautista, nono, precede il compagno di squadra Loris Capirossi, un po’ in difficoltà a guidare a causa dell’operazione al mignolo della mano destra infortunato al via del GP di Misano. In grande difficoltà Nicky Hayden, che dopo la grande prestazione di Aragon è incappato in un fine settimana molto difficile.
Domani il meteo dice che potrebbe piovere, ma solo dopo la gara: speriamo che le previsioni siano giuste.
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