Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
TERMAS DE RIO HONDO – Due volte secondo, secondo pure in campionato: Andrea Dovizioso è giustamente carico e soddisfatto.
«Sono motivato perché abbiamo ottenuto due risultati non casuali, ma con della sostanza: quando hai un buon feeling con la moto, puoi fare bene, indipendentemente dal circuito. Quanto bene dipende da come lavori nel fine settimana: questa è una pista un po’ strana e nel 2014 nessuno era riuscito a girare tanto per interpretarla nella maniera corretta: credo che tutti abbiano un buon margine di miglioramento. Bisogna partire determinati fin dalle FP1 per cercare di capire tutto, anche a livello di linee. Credo – e spero – che troveremo l’asfalto in condizioni migliori del 2014: se sarà così, condizionerà la scelta delle gomme, del cambio, della messa a punto della moto. Sarà un po’ come ripartire da zero, ma quando hai un buon feeling con la GP15 non è così preoccupante: quando la moto funziona devi fare degli errori per perdere la strada. Non sono preoccupato della competitività, ma come ho detto ad Austin per stare con loro (Honda e Yamaha, NDA) in tutte le gare ci manca qualcosina. Vedo Rossi molto determinato, sa che questa pista, sulla carta, è favorevole al suo stile e alla M1: non sarà facile questo week end, ma sono molto sereno».
E’ un attimo finire quinto.
«Certo: ce ne sono di piloti forti con moto competitive. Ma sono tranquillo, perché la base è buona».
Avete capito cosa è successo ad Austin dopo il traguardo?
«Sicuramente non abbiamo finito la benzina: è successo qualcos’altro».
Questo ti rende più o meno tranquillo?
«Entrambi i casi non sono tanto preoccupanti».
Andrea, stando anche ai commenti su Moto.it, c’è grande crescita di interesse per Dovizioso/Iannone e la Ducati.
«Fa molto piacere. Non sono mai stato un pilota al centro dell’attenzione e in questo momento mi trovo in una situazione più bella, migliore, nonostante due anni difficili a livello di risultati sia per Ducati sia per me. Adesso giocarsela con Honda e Yamaha dà grande risalto ed essendoci io di mezzo fa molto piacere. Non è un aspetto sul quale io, in passato, ho spinto, ma fa molto piacere perché viene riconosciuto un metodo di lavoro».
Tu e Rossi state dando spettacolo.
«E’ bello per i tifosi, ma, soprattutto, per noi: la soddisfazione personale è grande, stringere i denti durante la gara quando sembra che non ne hai più e ottenere un podio è bellissimo».
Ti ricordi quando la Ducati ha vinto l’ultimo GP?
«Boh, non so, uhm, vediamo… Forse Australia 2010 (giusto, NDA)».
E quando vincerà il prossimo?
«Non lo so, ma sicuramente nel 2015».