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Calma e moderazione nei giudizi: nel box Ducati è questa la parola d’ordine. Mentre Valentino Rossi è apparso piuttosto sconfortato (leggi l'articolo), gli uomini della Casa italiana cercano di non farsi influenzare dai dati numerici, obiettivamente piuttosto deludenti, con Rossi e Hayden decimo e undicesimo, ovvero penultimo e ultimo dei piloti in sella a una MotoGP.
«E’ assolutamente normale che la GP12 abbia qualche problema, perché è solo la seconda volta che scende in pista. Non dimentichiamo che Honda e Yamaha provano le loro 1000 da un anno» ripetono, praticamente all’unisono tecnici e ingegneri di Borgo Panigale: una tesi che, in effetti, deve essere presa in considerazione. E secondo l’ingegnere Filippo Preziosi, il responsabile tecnico di Ducati Corse, è comunque positivo essere riusciti a ridurre il distacco rispetto ai primi test, da 1”2 a 1”.
Filippo Preziosi: Le novità importanti arriveranno, presumibilmente, dopo la terza gara
«E’ un piccolo passo in avanti – è la sua analisi -: purtroppo, però, a causa della pioggia le prove sono state parecchio disturbate. Rispetto ai nostri avversari, avremmo bisogno di più fare più giri possibile, perché siamo indietro e dobbiamo recuperare, mentre Honda e Yamaha sono già competitive. Un altro aspetto positivo è che i riscontri dei piloti sono in linea con le nostre aspettative».
Valentino ha anche promosso il nuovo traction control.
«Sì, è diminuito il pompaggio (il bumping), ma vanno fatte ulteriori verifiche su altri circuiti. Adesso abbiamo una base sulla quale lavorare e a Jerez dovremo capire bene la direzione da seguire. Ho spiegato ai nostri piloti cosa stiamo facendo per il futuro, ma le novità importanti arriveranno, presumibilmente, dopo la terza gara. Per quanto riguarda i nostri avversari, si può dire che Honda e Yamaha sembrano equivalersi in questo momento: Lorenzo è un po’ più lento nel singolo giro, ma è più costante, mentre Stoner è sempre velocissimo”.
A chi chiede come è possibile che Hector Barbera (ascolta la sua intervista), con una Ducati meno evoluta, riesca a stare davanti ai piloti ufficiali, ecco la risposta del team manager Vittoriano Guareschi.
«Quando si provano tante cose, come ha fatto Vale in questi giorni, è difficile migliorare: se cerchi il tempo, devi avere in ‘mano’ il mezzo. Quando si vuole ad andare forte come vanno i primi bisogna avere la moto sotto controllo, mentre come stiamo lavorando adesso è veramente difficile spingere al 100%. Qui abbiamo fatto una selezione e a Jerez non avremo più tante cose da provare e ci concentreremo di più sulla prestazione. Questo test è stato importante per togliersi alcuni dubbi, quindi a Jerez sarà differente, anche se troveremo una situazione nuova per la nostra moto. Barbera, al contrario, non aveva nulla da provare: ha ‘saldato’ la moto e ha solo pensato a dare gas, riuscendo ad andare ogni uscita un pochino più forte. Valentino, al contrario, non è mai entrato due volte in pista con le stesse regolazioni. Hayden era in una condizione fisica particolare: è già tanto che sia riuscito a guidare». Un’altra tesi della quale, effettivamente, bisogna tenere conto.
Proviamo comunque a fare un punto della situazione, prendendo in considerazione i tempi, le dichiarazioni di Preziosi, di Guareschi e quelle, piuttosto sconsolate di Rossi.
PERCHE’ IL TEST NON E’ ANDATO COSI’ MALE
- Negli ultimi test del 2011 a Sepang Valentino Rossi aveva chiuso all’undicesimo posto con il tempo di 2’01”469 a 1”804 da Stoner; a febbraio 2012 Valentino era quinto in 2’00”824 a 1”217 da Stoner, questa volta è decimo in 2’01”550 (tutti hanno girato più lenti perché la pista non era al meglio) a 1”077 sempre da Stoner. Come si vede, quindi, rispetto alla GP11 e al primo test del 2012 il distacco è diminuito;
- Effettivamente è solo la seconda uscita di una moto completamente innovativa per Ducati, ma qualche progresso c’è comunque stato;
- Si è provato tantissimo materiale con poco tempo (causa pioggia) a disposizione e secondo i tecnici è stata trovata una base sulla quale lavorare.
PERCHE’ IL TEST E’ ANDATO MALE
- E’ vero, il distacco si è ridotto, ma la posizione di Rossi è deprimente
- Gli uomini Ducati ripetono le stesse parole che dicevano l’anno scorso: bisogna avere pazienza, stiamo lavorando. Ma il tempo a disposizione è pochissimo e non è pensabile di poter sopportare un’altra stagione come il 2011
- Dopo i primi test, Valentino si era detto molto contento dell’ingresso in curva, mentre questa volta ha affermato di non sentire la moto, di non riuscire a guidare. Anche queste, purtroppo, sono parole già sentite nella passata stagione.
- D’accordo, Rossi sta facendo un duro lavoro di selezione, ma è possibile che non riesca a fare nemmeno un giro veloce con la gomma nuova? Al mattino, quando le condizioni sono più favorevoli, Valentino avrebbe tranquillamente potuto dedicare un’uscita solo per la prestazione, per poi tornare allo sviluppo. Invece Rossi è sempre rimasto lontanissimo, senza mai un lampo .
Jerez dovrà dare molto risposte.